Attualità
La Lira e i titoli turchi precipitano alla vigilia del secondo turno elettorale
Il 28 maggio si terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali turche, quello che vedrà opposti l’attuale presidente Erdogan contro Kemal Kilicdaroglu rappresentante del partito laicista e kemalista. La decisione odienra della Banca Centrale turca di non modificare i tassi di interesse, mantenendoli all’8,5% a fronte di un’inflazione molto più elevata, non ha sicuramente aiutato.
Ricordiamo che la Banca Centrale turca non agisce in coordinamente con il governo, obbedisce al governo, anche perché i due governatori precedenti sono stati rapidamente licenziati proprio perché non obbedivano agli ordini di Erdogan. Potremmo dire che questa è stata l’ultima indicazione di politica monetaria del governo uscente (o rientrante), che non poteva presentarsi alle elezioni con un aumento dei tassi.
Questo ha affondato potentemente la Lira Turca, in caduta libera comunque già da tempo. Ora ci vogliono 20 Lire per comprare un dollaro:
Anche in una prospettiva temporale più ampia, il livello attuale della Lira rimane rimarchevole
La situazione di incertezza politic colpisce non solo la Lira, ma anche i titoli in Dollari emessi dal governo di Ankara, come il seguente
La caduta del valore dal giorno del primo turno elettorale è chiara, ma ancora più significativa è la caduta nei volumi trattati. Il mercato è letteralmente morto per questi bond, almeno in attesa delle elezioni, mentre i CDS sono saliti, aa indicarne la rischiosità.
Le indicazioni dei mercati sembrano indicare come più probabile una conferma dell’attuale presidente Erdogan e delle sue politiche economiche, senza nessun freno a breve sull’inflazione, ma ponendo l’accento sui tassi di interesse bassi ed espansivi. Non si sa bene con qquale successo.
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