La Libia chiede all’Italia di darsi da fare per il Rimpatrio volontario degli immigrati irregolari

Perfino la Libia dà lezioni all’Italia sui migranti. Il Ministro degli Interni del Governo di Unità Nazionale, Emad Al-Trabelsi, ha invitato l’Italia a fornire sostegno al rimpatrio volontario degli immigrati nei loro Paesi d’origine e a sostenere le unità di sicurezza libiche e a rafforzare le loro capacità nella lotta all’immigrazione clandestina.

Ciò è avvenuto durante un incontro nel suo ufficio presso il Ministero dell’Interno di Tripoli, domenica, con l’ambasciatore italiano in Libia, Gianluca Alberini, e la delegazione che lo accompagna.

Il Ministero dell’Interno ha dichiarato che Al-Trabelsi ha discusso con l’Ambasciatore Alberini le prospettive di cooperazione congiunta in materia di sicurezza tra Libia e Italia, con particolare attenzione alla questione dell’immigrazione clandestina e alle sue ripercussioni sui due Paesi.

Le due parti hanno anche discusso le modalità per ridurre il flusso di immigrati clandestini e sostenere gli sforzi del Ministero dell’Interno libico nel contrastare questo fenomeno.

Al-Trabelsi ha informato l’ambasciatore italiano sugli sforzi del Ministero dell’Interno, che sta lavorando per aumentare il ritmo delle operazioni di rimpatrio volontario, chiedendo di intensificare gli sforzi internazionali per sostenere questi sforzi e rendere questo programma un successo. Praticamente chiede all’Italia di darsi da fare per poter rimpatriare gli immigrati irregolari.

L’Autorità per la lotta all’immigrazione illegale del Ministero dell’Interno continua a deportare gli immigrati clandestini arrestati in varie regioni della Libia, nell’ambito del programma di rimpatrio volontario attuato in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Ovviamente i libiti “Battono cassa”, anche come mezzi fisici, per poter aumentare i rimbatri: una situazione di cui l’Italia dovrebbe occuparsi.