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“La guerra è all’orizzonte”: dice Borrell. Ma la UE non “Garantiva la pace”?

Borrell ormai vede la guerra convenzionale all’orizzonte dell’Europa. Lui sicuramente ha contribuito a portarci a questo punto, ma che ne pensano quelli che lo hanno nominato e supportato?

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Joseph Borrell “Alto” rappresentante per gli affari esteri e la politica della sicurezza della UE, ha affermato, a lato del forum “Nuova economia” :

La guerra è intorno a noi, all’orizzonte“. “Una guerra convenzionale ad alta intensità in Europa non è più una fantasia”,  “l’ombrello protettivo americano non sarà necessariamente presente in futuro” quindi”più indipendente per proteggere i propri interessi e sicurezza”.

Una bella ammissione di fallimento della politica europea che dovrebbe far pensare un attimo al passato e a quanto è successo e sta succedendo. Senza l’ombrello NATO la difesa europea non esiste perché, semplicemente, l’industria europea della difesa è ai minimi termini senza l’appoggio degli USA, e questo disastro è anche, anzi è soprattutto, figlio delle scelte delle commissioni UE. Per poi non parlare del capitale umano disponibile, che proprio non c’è.

Si dice, spesso a sproposito, che la “UE ha garantito 70 anni di pace”, ma questo conferma i tre  errori, il primo storico, i rimanenti fattuali:

  • storico perché la UE esiste da poco più di trent’anni che hanno visto guerre sanguinose perfino nel centro dell’Europa. Basti pensare alla disgregazione della Yugoslavia e alla guerra alla Serbia per il Kosovo. La UE non ha portato nessuna pace;
  • fattuale, perché i 70 anni di pace per una parte dei paesi dell’Europa occidentale sono stati legati proprio alla presenza della NATO e della copertura dell’ombrello nucleare a stelle e strisce che, garantendo la reciproca distruzione, hanno coperto i paesi occidentali contro la minaccia dell’allora URSS;
  • un altro elemento fattuale è che, comparativamente, la forza militare dei paesi europei prima del 1993 era assolutamente superiore rispetto a quella attuale, soprattutto se consideriamo paesi come Italia, Francia o  Germania. Siamo sicuri che adesso i paesi occidentali sarebbero in grado di contenere potenze regionali come, ad esempio, l’Iran o l’Egitto militarmente, visto quello che sta succedendo nel Mar Rosso o in Libia?

Comunque rimane un fatto che questa commissione, come quella precedente, hanno perseguito politiche che nella realtà dei fatti hanno avvicinato i paesi europei alla guerra, che ora viene riconosciuta come imminente, riuscendo anche a indebolire i singoli stati europei dal punto di vista militare e industriale, essendo il secondo fattore anche più importante, strategicamente, del primo. Il mix devastante di austerità e politiche net zero ha indebolito la UE che ora appare, militarmente, economicamente, industrialmente e politicamente, come il ventre molle del mondo.

I partiti italiani che hanno appoggiato questa commissione, come il PD e il M5S, a parole pacifisti, cosa ne dicono ora di un commissario che ammette di essere in marcia verso la guerra, ormai all’orizzonte? I nove voti del M5S che hanno eletto la Von Der Leyen e sostenuto il suo cammino di gretinismo, vaccinismo e ora approssimativo militarismo, che cosa dicono adesso? La vicepresidenza ottenuta è valsa questo disastro politico?

 

 


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