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La guerra della commissione a vini, salumi e carne: nient’altro che il dazio pagato ai verdi per avere il supporto alla Commissione per schiacciare le opposizioni

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Stupore e giusta paura  fra le fila di Coldiretti e del suo presidente, Ettore Prandini: «L’Unione europea vuol cancellare i fondi per la promozione di carne, salumi e vino prevedendo addirittura etichette allarmistiche sulle bottiglie come per i pacchetti di sigarette»

Il riferimento è al nuovo «Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei» (Europe’s Beating Cancer Plan – let’s strive for more), che la Commissione h presentato il 4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro, anche per nascondere i flop clamorosi nella lotta contro il Covid-19

il documento dà indicazioni per una vita più sana, ma, con stupore di Coldiretti contiene l’annuncio della volontà di  «d’introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche prima del 2023, oltre alla volontà di eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari associati ai rischi di tumore, come le carni rosse e trasformate».

Chiaramente la politica della commissione è una dichiarazione di guerra contro l’agricoltura,  italiana in primis, ma del Mediterraneo in generale, perchè si basa su prodotti tradizionali che la storia ha voluto si evolvessero verso l’essiccazione, come salami, prosciutti etc. Tra l’altro la stupida campagna della UE non fa differenza fra prodotti solo salati, quindi praticamente naturali, e prodotti che invece sono ricchi di additivi e di chimica. Del resto che ne sa un estone del prosciutto di San Daniele? Allo stesso modo vengono trattati i vini che, in quantità moderata, sono parte della cultura mediterranea da almeno tre millenni, dai tempi di Omero, quando in certe zone che ora si arrogano di farci scuola non sapevano neppure contare con le dita.

Perchè questo accanimento verso salumi, carne e vino? Perchè questa politica non è altro che il prezzo politico che la Commissione Von Der Leyen paga al massimalismo vede tedesco e nordico in generale per poter avere il loro appoggio in Parlamento e condurre una vita tranquilla. Le commissioni parlamentari sono in mercé di questi estremisti green e la distruzione dell’alimentazione animale è una parte effettiva del famoso “Green Deal” e del patto “From Farm to Fork”, approvato dal PD senza colpo ferire, probabilmente perchè non ne hanno compreso il contenuto e le conseguenze. Se Coldiretti vuole veramente tutelare le aziende agricole italiane è meglio che si prepari e si metta sul piede di guerra, come fanno i cugini francesi, perchè la situazione non è assolutamente tendente al bello.

PS: comunque per bloccare questa legislazione basta piantare un bel picchetto in sede di Consiglio degli stati e, alla peggio, non convertirla a livello nazionale… Ecco perché conta essere al governo


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