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La Gerusalemme Liberata, di Donald J. Trump (2017)

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Prima di tutto permettetemi di esprimere la mia amicizia al popolo arabo, questo articolo non vuole essere nè una provocazione nè una mancanza di rispetto, mi direte di seguito. A maggior ragione voglio sottolineare che chi scrive NON ha nessun problema con il mondo arabo nè con i musulmani, che stima e rispetta come persone, come popolo e come religione (non fatevi confondere, il problema italiano con i migranti di questi ultimi anni ha a che vedere con il tradimento di francesi e tedeschi nei confronti di Roma, non esiste alcun livore contro i musulmani cacciati dalle loro terre e spinti verso le coste italiche, che sono vittime tanto quanto l’Italia). Chi scrive, cattolico romano, è cresciuto nella convinzione che non esiste uno, due o diciassette Dio, Dei o Allah che dir si voglia, non è che nella Loro superiore dimensione i Supremi stanno in semicerchio attorno al Tavolo della Legge. No, l’Uomo ha un riferimento divino e per disgrazia qualcuno ha voluto farci credere che Allah e Dio siano diversi tra loro (ad esempio) scatenando millenni di guerre, tacendo per altro particolari dirimenti quali ad esempio che Gesù stesso sia riconosciuto come profeta nel Corano e come Figlio di Dio nella Sacra Bibbia.

Negli ultimi anni ho maturato la conclusione, tanto saggia quanto fattuale almeno secondo chi scrive, che il vero pericolo per il mondo attuale sia costituito dagli infedeli, o meglio dai senza fede, coloro che vincolano il loro credo al dio denaro. Appunto, forse parliamo proprio dei globalisti che hanno incendiato il mondo negli ultimi 15 anni. E magari, forse, Donald J. Trump, sebbene costantemente attaccato dalla stampa, può invece rivelarsi qualcosa di profondamente diverso, forse una nemesi. Speriamo. Vedremo. In ogni caso quando farete le vostre valutazioni rispetto a cosa stiamo andando incontro guardate sempre quale è l’alternativa (pragmatismo verso dogmatismo, vedremo se ci metteranno testa).

Or dunque, Trump oggi ha annunciato di voler spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme. Tutti gridano allo scandalo. Dalle mie parti si dice, “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo”. Ed infatti ecco che, appunto, Francia-Inghilterra-Germania si uniscono e gridano contro Trump nella questione di Gerusalemme, “ecco il fomentatore di guerre americano”.

Un momento: non è che Trump magari si sia bellamente rotto gli zebedei di farsi prendere per i fondelli come Paese, ossia come Stati Uniti, avendo cercato numerose volte in 50 anni senza successo di riappacificare l’area? Non è che qualcuno ha sempre remato contro?

Prima di tutto, di chi è la colpa storica delle tensioni israelo-palestinesi? La risposta è chiara: del trio dei paesi colonizzatori storici, Inghilterra-Francia-Germania, gli stessi contro cui gli USA delle origini si scagliarono in quanto loro stessi colonia, diventando poi per definizione contrari al principio delle colonie storiche (la “colonia” del dollaro è stata qualcosa di profondamente diverso, strumento di potere certamente meno dichiaratamente violento e conquistatore).

Ora, analizziamo: l’Inghilterra fu colei che creò dall’inizio il problema israeliano (parlo dell’Impero Britannico) avendo promesso la terra in Palestina ai suoi servitori ebrei a danno, appunto dei palestinesi. Ricordiamo la dichiarazione di Balfour all’epilogo della prima guerra mondiale. Poi il gioco le scappò di mano ma questo non impedì che Londra cercasse negli anni a seguire di destabilizzare ad arte lo status quo medio orientale per evitare così una piena presa di potere degli USA (su tutti il casus belli del Sinai e del Canale di Suez ecc.). La Francia dal canto suo non ha perso tempo a mettersi di mezzo in tutti gli scenari geostrategici che contano, con il solo scopo di ritagliarsi dei piccoli spazi e, possibilmente, fare affari: oggi guarda caso tira le fila in Libano e si erge a paladina del Qatar, il cui emiro ha addirittura comprato la squadra di calcio parigina del Paris St. Germain. E che dire della Germania? Senza Hitler gli israeliani mai avrebbero coronato il sogno di avere la terra promessa. Va per altro sempre ricordato come la Berlino nazista considerasse ariana la stirpe iraniana, da qui i legami mai disciolti tra Tehrean e la Germania….

Viene resa pubblica la Dichiarazione Balfour con cui il governo britannico si impegna a dare il proprio sostegno alla creazione di una patria nazionale ebraica in Palestina.

Oggi lo stesso trio colonialista storico europeo si scaglia contro Trump nell’affaire Gerusalemme perchè, dice, così fomenta la guerra. Ma scusate, costoro ci stanno prendendo per il culo o cosa? I tre poteri coloniali mondiali che hanno creato e soprattutto mantenuto tale il problema israelo-palestinese si lamentano se Trump ha voluto rompere un paradigma inconcludente da 60 anni, quello dello scontro continuo tra Palestina ed Israele? Evidentemente non avevano alcun interesse a risolverlo, il problema…

La mossa trumpiana è stata davvero inattesa ed ha fatto male: riconoscere Gerusalemme come capitale rischia di cambiare le cose, e non necessariamente in peggio come vorrebbe farci credere “qualcuno” in Europa.

Peccato che nessuno vi dica che l’accordo tra Trump e Netaniahu preveda che, a seguito di tale concessione Capitale, si debba attivare il processo di pace fermando gli insediamenti dei coloni in Palestina dando uno stato vero ai Palestinesi. Si, forse Trump a questo punto potrebbe mettere davvero d’accordo Israele ed i palestinesi: uno ottiene la capitale e l’altro la pace ed i territori oltre ad uno Stato indipendente (encore, pragmatismo vs. dogmatismo, vedremo chi vincerà).

In tutto questo chi si lamenta, guarda caso per primo? Appunto, l’EU ex coloniale, che se andasse in porto il piano trumpiano verrebbe tagliata fuori dai giochi in medio oriente.

Ascoltate me: Trump ha il suo peggior nemico il Europa, come Nixon che fu abbattuto dagli inglesi che vedevano la loro egemonia aurea abbattuta dal presidente USA che se ne divincolava (memento l’aurifero Sud Africa dell’Apartheid in mano a Londra). Oggi l’Europa non casualmente si scaglia contro Trump perchè costui vuole la pace tra Israele e Palestina e per raggiungere tale fine deve concedere Gerusalemme Capitale. Certo, se poi venisse trovato un accoro tra ebrei e musulmani Francia, Inghilterra e Germania sarebbero fuori dai giochi nella regione ossia dal petrolio (magari puntando sull’auto elettrica, ndr,…).

Da qui il titolo, La Gerusalemme liberata, by Donald J. Trump (2017). Vedremo se ci riuscirà. Vedremo se la mossa trumpiana farà scoppiare la pace nella regione visto che con lo status quo precedente l’alternativa era la guerra permanente, a vantaggio dei poteri ex coloniali EUropei.

Sta di fatto che l’assioma per cui tutte le guerre mondiali sono scatenate dall’Europa rischia di avverarsi anche questa volta. Non c’è il due senza il tre.

MD


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