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La Germania ha la turbina per Nord Stream 1, ma è inutile: è tutto un gioco di puro potere

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Oggi il cancelliere tedesco Scholz si è recato alla Siemens Energy a Mülheim an der Ruhr per vedere di persona la famosa turbina riparata in Canada e che dovrebbe far ripartire a ritmo più sostenuto Nord Stream 1. La turbina è li , pronta da consegnare, ma non c’è nessuna fretta a quanto pare. nonostante Scholz abbia sottolineato che può essere consegnata in qualsiasi momento, anche molto rapidamente, non c’è stato nessun segno di vita da parte di Gazprom che, addirittura, aveva contestato i documenti di accompagnamento. Intanto la turbina è in Germania e Nord Stream 1 invia solo il 20% del gas che potrebbe portare.

In realtà è solo un banale gioco di potere, e lo descrive bene @durezzadelviver in un suo thread di Twitter di qualche settimana fa

Si tratta di un gioco di potere e niente più: Mosca sa benissimo che potrà influenzare la politica europea solo fino a quando il suo gas sarà importante. Si è resa  conto che il riempimento delle riserve europee, tedesche in particolare, stava avvenendo a ritmo troppo deciso, anche per il rallentamento dell’attività economica. Se le riserve fossero state piene al 90& a Novembre come voleva la Commissione quella data avrebbe segnato la fine del potere politico della Russia sulla Germania. Per prolungare questa influenza, indubbia, allora la Russia ha dovuto rallentare gli invii di gas, e per fare ciò qualsiasi pretesto è buono, compreso non farsi inviare una turbina disponibile. Questo pezzo è ininfluente: ci fosse stato Gazprom avrebbe lamentata un’altra rottura, o il malumore dei dipendenti nei punti di estrazione.

Contestare la situazione è perfettamente inutile: il coltello lo ha nelle mani Mosca e le lamentele di Scholz al massimo servono per la politica interna. La Germania dovrebbe cercare di aprire rigassificatori e di utilizzare il proprio gas interno quanto prima, invece che lamentarsi.

I responsabili di questa situazione sono due:

  • strategicamente la ex cancelliere Merkel, che ha legato Germania e Europa a un unico fornitore energetico, la Russia, per scarsa capacità previsione e , francamente, avidità. la crescita tedesca è stata una finzione spinta solo dall’energia a basso costo;
  • tatticamente la Commissione Von Der Leyen, che avendo proclamato ai quattro venti l’obiettivo delel scorte come “Essenziale”, ha concentrato l’attenzione della Russia su quell’obiettivo.

 


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