La Francia brucia. La situazione è caotica, ma nessuno ne parla

A Nanterre la polizia ferma un’auto. Il giovane a bordo fugge allo stop. la polizia spara e lo uccide. Questo è l’inizio di un fine giugno di fuoco e di distruzione per la Francia di cui, incredibilmente, nessuno parla e che sta mettendo a ferro e fuoco le periferie.

Il giovane Nahel, ucciso martedì 27 giugno durante un blocco del traffico a Nanterre, sarebbe stato nel mirino della polizia. Mentre sono state aperte due indagini per determinare le circostanze di questa tragedia, il profilo dell’adolescente sta sollevando interrogativi. Secondo le informazioni di una fonte della polizia ottenute mercoledì da Europe 1, Nahel aveva 15 capi d’imputazione iscritti nel casellario giudiziario.

Secondo questa fonte di polizia, l’adolescente era stato coinvolto in cinque occasioni per essersi rifiutato di obbedire agli ordini delle autorità. Arrestato per questo motivo nel marzo e nell’ottobre 2021, prima che i casi venissero archiviati, è stato nuovamente arrestato per resistenza all’arresto lo scorso fine settimana. Di conseguenza, Nahel è stato chiamato a comparire davanti al tribunale dei minori nel settembre 2023. Nel gennaio 2022, il giovane era già stato oggetto di una misura educativa ordinata dal giudice del tribunale dei minori.

Questa morte sta mettendo a ferro e fuoco la Francia da due giorni, con supermercati, municipi, automobili e altri beni pubblici e privati dati alle fiamme, come testimonia Anonyme Citoyen con numerosi video:

Wattrelos, supermercato Lidl a fuoco:

Roubaix, regione del Pas de Calais

A Neully Sur Marne hanno dato fuoco al municipio….

Trappes

Questa è solo una percentuale minima delle distruzioni a cui si assiste in Francia in queste notti, eppure non ne vedrete parlare sui media italiani e perfino la stampa francese mette questi incidenti in secondo piano. Come se nulla accadesse, mentre una rivoluzione distruttrice è in corso.