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LA FED PUO’ ABBANDONARE LA POLITICA ESPANSIVA: Fine del REPO e quindi dello stimolo monetario?

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Nei giorni scorsi su Scenari Economici è uscito un articolo interessante in cui si valutava l’effetto sulla borsa della politica espansiva della FED e si giungeva quindi alla considerazione che ad un aumento dell’1% della base monetaria veniva a corrispondere un aumento uguale del valore dei titoli dello SP 500. Una correlazione che poi valeva, in maniera diversa, per altre classi di attivi.

Ora questa equivalenza rischia però di cessare , perchè ci sono dei dubbi che la politica monetaria espansiva della FED, con le operazioni REPO  partite a settembre 2019, possano continuare in modo indefinito. Anzi sembra che possano avere una fine determinata.

Il messaggio era nelle minute del FOMC, il Federal reserve Open Market Committee che ha preceduto il discorso di Jerome Powell del 11 dicembre scorso. Nelle minute si discuteva su come procedere ad inizio anno, quando il fabbisogno finanziario del Tesoro USA viene ad essere minore e così l’emissione di titoli di stato.

Nelle minute si affermava questo:

The manager also discussed expectations to gradually transition away from active repo operations next year as Treasury bill purchases supply a larger base of reserves. The calendar of repo operations starting in mid-January could reflect a gradual reduction in active repo operations. The manager indicated that some repos might be needed at least through April, when tax payments will sharply reduce reserve levels.

I gestori (delle operazioni) hanno anche discusso delle attese di una graduale transizione di allontamento dalle operazione di REPO (riacquisto) attivo dei titoli a breve del tesoro il prossimo anno dato che è il Tesoro ha fornire una larga quantità delle riserve. Il calendario delle operazioni di REPO a partire da metà gennaio può riflettere una graduale riduzione delle operazioni attive sul mercato. Il gestore ha indicato come alcune operazioni possano essere necessarie almeno sino ad aprile, quando il pagamento delle tasse ridurrà il livello delle riserve (liquide delle banche). 

Quindi la FED sta valutando di ridurre gradualmente le operazioni di REPO; che forniscono liquidità al sistema creditizio e quindi all’economia, a partire dalla seconda metà di gennaio. Se la riduzione fosse consistente potrebbe anche influire sui valori dei vari investimenti in modo opposto a come accaduto sinora. Naturalmente non si può escludere che fatti esterni o altri fattori di crisi ora imprevisti possano portare a decisioni di carattere diverso.


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