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AGGIORNATO. La Danimarca sospende il vaccino Astra Zeneca ed anche Italia sequestra un lotto. Il problema controllo qualità

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Le autorità sanitarie danesi hanno dichiarato giovedì che sospendono temporaneamente l’uso del vaccino Covid-19 di AstraZeneca come precauzione dopo che alcuni pazienti hanno sviluppato coaguli di sangue da quando hanno ricevuto l’iniezione.

La mossa arriva “a seguito delle segnalazioni di gravi casi di coaguli di sangue tra le persone vaccinate con il vaccino Covid-19 di AstraZeneca”, ha affermato in un comunicato l’Autorità sanitaria danese, che però  ha cautamente aggiunto “non è stato determinato, al momento, che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. Il vaccino  di Oxford è tra i numeri che sono stati utilizzati in tutta Europa da quando è stato approvato dall’Agenzia Europea per il farmaco (EMA). Quindi si tratta di una misura puramente precauzionale.

Ricordiamo che tutti i vaccini sono stati autorizzati in via emergenziale, per cui le controindicazioni sono in continua evoluzione.

Dopo 3 morti per trombosi in Sicilia AIFA ha bloccato in Italia il lotto Astra Zeneca ABV2856, distribuito in 17 paesi europei. Il blocco è stato imposto dopo la morte per infarto di un giovane militare appena vaccinato. In attesa di nuove notizie ci permettiamo di fare un commento: quando si accelera al massimo un ciclo produttivo è ovvio che qualcosa sfugga di mano, qualsiasi sia il settore di cui parliamo. Questo tanto più per il settore dei vaccini in cui il controllo di qualità è essenziale. Si è persa di vista la possibilità, in attesa del vaccino, di curare le persone. Bisogna stare attenti a voler spingere una produzione in avanti a qualsiasi costo, perchè i costi che si possono avere in termini di decadimento della qualità rischiano di essere altissimi.


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