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La Commissione vara il tetto, o il portichetto, sul prezzo del gas

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La Commissione europea sta valutando una proposta per fissare un tetto massimo di prezzo per il gas naturale al Title Transfer Facility (TTF) nei Paesi Bassi, il punto di riferimento europeo, nel tentativo di contenere la crisi energetica, ha riferito mercoledì Bloomberg, citando un documento che la Commissione ha fatto circolare tra gli Stati membri martedì.

La Commissione potrebbe cercare di stabilire i parametri esatti in base ai quali il meccanismo per il tetto dei prezzi entrerà in vigore. Secondo Bloomberg, se proposto e adottato, si tratterebbe di una misura temporanea che potrebbe essere sospesa in qualsiasi momento se l’UE ritiene che un tetto ai prezzi del gas naturale diminuisca il flusso di gas nel blocco. Quindi un po’ un mezzo tetto, diciamo più che altro un portico.

I rappresentanti degli Stati membri dell’UE dovrebbero discutere la proposta mercoledì.

Il mese scorso, la Commissione europea ha presentato ulteriori proposte per combattere gli alti prezzi dell’energia e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE. Tali proposte, contenute in un nuovo regolamento d’emergenza, includono, nel breve termine, “la proposta di un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla borsa del gas TTF e un collare temporaneo o una banda di oscillazione per prevenire picchi di prezzo estremi nei mercati dei derivati”.

La Commissione ha inoltre proposto di far avanzare i lavori per la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del GNL entro il marzo del prossimo anno e di procedere all’acquisto congiunto di gas tra gli Stati membri “per negoziare prezzi migliori e ridurre il rischio che gli Stati membri si superino a vicenda sul mercato globale, garantendo al contempo la sicurezza dell’approvvigionamento in tutta l’UE”. Quindi il parametro è solo su una parte del gas, che comunque è sottoposta alla definizione di un prezzo internazionale.

L’UE non si è affrettata a proporre piani per la fissazione di un tetto al prezzo del gas naturale dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e dalla conseguente forte riduzione delle forniture di gas nei gasdotti russi all’UE, per timore che un tetto ai prezzi possa rappresentare uno svantaggio per l’Europa nella competizione per le offerte di fornitura sui mercati internazionali.

 


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