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La Cina vara la Sichuan, la nave da supporto anfibio più grande al mondo

La Cina vara la Sichuan, la nave da supporto anfibio più grande al mondo, che è in grado di proiettare la sua potenza a livello globale. Ora gli USA inizieranno a sentirne la minaccia

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La Cina ha celebrato la cerimonia di varo della sua prima nave d’assalto anfibio Type 076, battezzata Sichuan. Nonostante la cerimonia, tenutasi il 27 dicembre presso il cantiere navale Hudong-Zhonghua di Shanghai, la nave non è ancora stata effettivamente messa in acqua, trovandosi ancora in un bacino di carenaggio non allagato insieme ad altre due navi in costruzione.

La Sichuan, identificata anche con il numero di scafo 51, rappresenta un’innovazione significativa nel panorama navale mondiale. Con le sue 40.000 tonnellate a pieno carico, una lunghezza di 263 metri e una larghezza di 43 metri, supera in dimensioni sia le attuali navi anfibie cinesi Type 075 che quelle di altre marine militari, inclusa la classe America della Marina statunitense. Insomma siamo di fronte a un vero e proprio colosso del mare, come nave da supporto anfibio. Per fare un confronto, l’ultima portaeromobili della Marina Militare Italiana, la Trieste, in corso di allestimento, stazza  38000 tonnellate. e non svolge solo funzioni da nave d’assalto anfibio, ma anche portaeromobili.

Immagini dal varo del Sichuan

Una caratteristica distintiva della nave è la presenza di una catapulta elettromagnetica a prua e di un’antenna di arresto a poppa, progettate principalmente per il lancio e il recupero di droni, in particolare velivoli da combattimento senza equipaggio (UCAV) come il GJ-11 Sharp Sword.

La configurazione a due isole della nave è ottimizzata per le operazioni aeree: una torre è dedicata alla navigazione e alle operazioni navali, mentre l’altra si concentra esclusivamente sulle operazioni di volo, simile alle portaerei britanniche della classe Queen Elizabeth, che però è una vera e propria portaerei con dislocamento da 65 mila tonnellate.

 

La Sichuan è dotata di un ponte posteriore per il lancio e il recupero dei mezzi da sbarco, e presenta un impressionante sistema di difesa ravvicinata che include:

  • Tre lanciatori di missili terra-aria HQ-10
  • Tre sistemi d’arma per la difesa ravvicinata Type 1130 con cannoni da 30 mm (CIWS)
  • Quattro lanciatori difensivi a 32 tubi per razzi di richiamo e contromisure elettroniche

Questa nave rappresenta un significativo avanzamento tecnologico per la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLAN), offrendo capacità multiple: può condurre operazioni con droni su larga scala, effettuare assalti anfibi tradizionali, e supportare missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione. Può inoltre essere impiegata in operazioni umanitarie e di soccorso in caso di disastri, ma anche per portare un contingente significativo di soldati ovunque venga ritenuto necessario.

 

Implicazioni geopolitiche

La Type 076 riveste un ruolo cruciale nelle ambizioni militari cinesi, particolarmente in relazione a Taiwan e al Mar Cinese Meridionale. La nave potrebbe essere strumentale in un potenziale intervento militare contro Taiwan e nel rafforzamento delle controverse rivendicazioni territoriali cinesi nel Mar Cinese Meridionale.

Particolare dell’isola

Questa capacità navale avanzata permette alla Cina di proiettare il proprio potere militare ben oltre le proprie coste, rappresentando un significativo passo avanti nella modernizzazione delle forze armate cinesi e nella loro capacità di influenza regionale. Con questa nave la Cina diventa veramente una “Marina d’acque blu”, cioè in grado di proiettare il proprio potere ovunque. C’è da chiedersi se la Marina USA, in questo momento, sia in grado di fare lo stesso.

L’introduzione di questa nave nella flotta cinese sottolinea la crescente assertività della Cina nelle sue rivendicazioni territoriali e la sua determinazione a sviluppare capacità militari all’avanguardia per sostenere i propri obiettivi strategici nell’area.


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