Economia
La Cina rinuncia ai dazi di ritorsione sulle importazioni di semiconduttori USA. Un ramoscello d’Ulivo?
L’agenzia di stampa cinese Cijing segnala che alcune classi di semiconduttori Made in USA sarebbero stati esentati dai dazi di ritorsione del 125% da parte di Pechino. Un ramoscello d’ulivo?

La Cina ha rinunciato ai dazi di ritorsione del 125% su alcune importazioni di semiconduttori dagli Stati Uniti, secondo quanto riportato venerdì dalla rivista economica cinese Caijing, citando fonti del settore.
Il rapporto afferma che almeno otto codici tariffari relativi ai circuiti integrati (IC) sono stati esentati dai dazi imposti all’inizio di questo mese in risposta ai dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui prodotti cinesi. Tuttavia, la Cina ha mantenuto i dazi sui chip di memoria.
Secondo il rapporto, giovedì le autorità doganali cinesi hanno inoltre informato le aziende nazionali che tutti i dazi pagati per queste importazioni di semiconduttori esentati dal 10 al 24 aprile potranno essere rimborsati.
L’amministrazione doganale cinese non ha pubblicato alcun avviso pubblico in merito a questa modifica. Venerdì mattina, diverse telefonate all’ufficio stampa della dogana cinese sono rimaste senza risposta. L’Associazione cinese dell’industria dei semiconduttori non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento.
Il rapporto di Caijing è stato cancellato dal suo sito web e dal canale ufficiale WeChat venerdì a mezzogiorno.
A Hong Kong, le azioni della Semiconductor Manufacturing International Corporation, la più grande fonderia di semiconduttori della Cina continentale, sono scese dell’1,3% venerdì mattina, mentre la Hua Hong Semiconductor, la seconda fonderia cinese, ha registrato un calo del 4,4%.
Al contrario, l’indice Hang Seng Tech ha guadagnato quasi l’1,9%. Se confermata, la sospensione dei dazi da parte della Cina potrebbe segnalare un allentamento della guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali, nonché l’intenzione di Pechino di ridurre le interruzioni nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori.
Secondo i dati doganali, nel primo trimestre di quest’anno la Cina ha importato circuiti integrati per un valore di 88 miliardi di dollari, con un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente.
Il 12 aprile la Cina ha imposto dazi del 125% su tutte le importazioni statunitensi in risposta ai “dazi reciproci” dell’amministrazione Trump.
L’11 aprile la Cina ha chiarito le sue norme doganali, affermando che l’origine dei semiconduttori sarebbe stata determinata dal luogo di fabbricazione dei wafer, come riportato dal Post all’epoca. Ciò significa che solo i chip fabbricati negli Stati Uniti saranno soggetti a dazi aggiuntivi, mentre i chip progettati negli Stati Uniti ma prodotti altrove rimarranno esenti.
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