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Economia

La Cina pensa di produrre oltre il 50% delle proprie navi con combustibili più puliti del petrolio

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Secondo le linee guida del governo, entro il 2025 la Cina intende produrre più della metà delle navi del mondo alimentate con combustibili più puliti come il GNL e il metanolo. E questo senza parlare dei progetti di navi portacontainer a propulsione nucleare

Nell’ambito degli sforzi per diventare un’economia a zero emissioni di carbonio entro il 2060, la Cina prevede di costruire un maggior numero di navi alimentate con combustibili più puliti rispetto ai combustibili marini derivati dal petrolio che attualmente dominano le flotte mondiali, ha dichiarato giovedì il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, come riportato da Reuters.

“Implementare l’innovazione nei motori navali, migliorare l’efficienza dei motori marini a combustibile tradizionale e a GNL e aumentare costantemente l’uso del GNL nei motori marini su scala“, si legge nelle linee guida emanate dal ministero.

L’industria marittima internazionale sta cercando da anni di ridurre l’impronta di carbonio e di abbandonare l’olio combustibile per l’alimentazione delle navi. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), nel 2022 il trasporto marittimo internazionale ha rappresentato circa il 2% delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2) legate all’energia.

Secondo i dati dell’AIE, storicamente i prodotti petroliferi hanno rappresentato oltre il 99% della domanda totale di energia per il trasporto marittimo internazionale. Nel 2022 i biocarburanti copriranno meno dello 0,5% della domanda globale di energia per il trasporto marittimo internazionale.

“Per raggiungere lo scenario Netto Zero, la penetrazione di carburanti alternativi a basse e zero emissioni, tra cui biocarburanti, metanolo, idrogeno, ammoniaca ed elettricità, dovrà aumentare in questo settore”, ha dichiarato l’agenzia in un recente rapporto che traccia i progressi dell’energia pulita nel settore.

Gli ordini di nuove navi riguardano sempre più spesso navi che utilizzano combustibili alternativi, afferma l’AIE, che ha osservato che A.P.Moller-Maersk, una delle più grandi compagnie di navigazione del mondo, ha annunciato 19 navi portacontainer a doppia alimentazione a metanolo ordinate a ottobre 2022 per essere consegnate tra il 2023 e il 2025. A questi ordini ne sono seguiti altri da parte di grandi compagnie come CMA CGM, Cosco e Cargill.

Secondo Clarksons Research, nel 2022 il 61% di tutti gli ordini di nuove costruzioni per tonnellaggio sarà alimentato da combustibili alternativi. Il 39,9% del totale degli ordini è destinato all’utilizzo di GNL (825 unità), il 3,5% all’utilizzo di metanolo (64 unità), il 2,1% all’utilizzo di GPL (88 unità) e il 2,4% all’utilizzo di altri carburanti alternativi (circa 250 unità con carburanti quali etano, idrogeno, biocarburanti e propulsione ibrida/batteria).

Ora però, soprattutto per i carburanti alternativi, bisognerà costruire gli impianti di produzione dei carburanti stessi e l’energia


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