Attualità
La Cina ormai è creditrice dei paesi in via di sviluppo più dell’Occidente
La Cina sta sempre più acquisendo potere all’estero, con un’avanzata prima economica, poi politica, che sta cambiando gli equilibri mondiali in modo profondo. Soprattutto oi paesi in via di sviluppo, affamati di risorse, sono facilmente affascinati dai mezzi messi a disposizione da Pechino.
Una ricerca scientifica pubblicata da Sebastian Horn , Carmen M. Reinhart e Christoph Trebesch cerca di mettere in evidenza la penetrazione finanziaria di Pechino in questi paesi. Una ricerca non semplice: oltre alla sua enorme portata, la caratteristica più rilevante delle esportazioni di capitali della Cina è la sua opacità. I dati sono scarsi e il processo di prestito non è trasparente. Nonostante questo i ricercatori sono riusciti ad estrapolare dei dati interessanti.
Prima di tutto l’andamento di questo flusso finanziario è crescente, e in modo impressionante, a partire dal 2000, come possiamo vedere in questo grafico
Prestiti commerciali e ufficiali sono cresciuti in modo parallelo, mostrando quindi una penetrazione finanziaria pari a quella mercantile.
Un altro dato anche più impressionante deriva dalla comparazione fra l’espansione creditizia cinese quella degli altri blocchi:
I debiti dei paesi in via di sviluppo verso la Cina hanno ormai superato, e in modo abbindante, quelli nei confronti della banca Mondiale, e di diverse volte quelli verso il Fondo Monetario internazionale.
Il credito è potere, quindi la Cina ormai sta esercitando un’influenza enorme su questi paesi, mentre l’Occidente si ritira. Il futuro del dominio, almeno per questi paesi, è legato sempre più a Pechino, e una seria real politik italiana dovrebbe tenerne conto.
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