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La Cina inonderà il mercato di titoli per rilanciare l’economia con la spesa pubblica. Funzionerà?

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Per rilanciare un’economia non sicuramente brillante la Cina sta preparando un notevole stimolo fiscale, dell’entità di molti miliardi di dollari.

Anche, anzi soprattutto, per la continua applicazione della politica Covid Zero, con frequenti e diffusi lockdown, è difficile che  quest’anno venga raggiunto l’obiettivo del 5,5% di crescita previsto dal governo, per cui bisogna intervenire con la droga degli stimoli.

Bloomberg riporta che il Ministero delle Finanze cinese sta pensando di consentire ai governi locali di vendere ben 1.500 miliardi di Yuan (220 miliardi di dollari) di obbligazioni locali “speciali” nella seconda metà dell’anno. I cittadini hanno detto che le obbligazioni sosterrebbero l’economia in difficoltà.

“Le vendite di obbligazioni sarebbero anticipate rispetto alla quota del prossimo anno”, secondo le persone che hanno chiesto di non essere nominate perché non è ancora stato annunciato ufficialmente.

Il rallentamento della Cina ha recentemente costretto la People’s Bank of China a tagliare i tassi d’interesse chiave per i prestiti a lungo termine al fine di attenuare il crollo immobiliare e le chiusure. Nel frattempo, mentre aumentano i dubbi sul fatto che la Cina possa riprendersi come nelle precedenti fasi di recessione economica, i responsabili politici sono pronti per il secondo round di stimoli: una spesa per le infrastrutture.

Sebbene l’emissione di obbligazioni locali – uno dei pochissimi settori dell’economia cinese in cui c’è un eccesso di capacità di indebitamento – non sia una novità, questa sarebbe la prima volta che “l’emissione è stata accelerata in questo modo, sottolineando le crescenti preoccupazioni di Pechino per lo stato disastroso della seconda economia mondiale… In precedenza i governi locali non iniziavano a vendere il debito fino al 1° gennaio, quando inizia il nuovo anno finanziario”.

La Cina cerca disperatamente di compensare le pressioni al ribasso sull’economia ripristinando il suo vecchio schema di aumentare la spesa per le infrastrutture per ammortizzare l’economia in tempi di difficoltà economica. Una politica di carattere  keynesiano un po’ forzata, ma non eccessivamente esotica.  Se l’organo legislativo del Paese approverà la proposta, questa si aggiungerà ai 1.100 miliardi di yuan (164 miliardi di dollari) di nuovo sostegno alle infrastrutture presentati il mese scorso.

Gli economisti intervistati da Bloomberg prevedono che l’economia crescerà intorno al 4,1% quest’anno, mancando l’obiettivo di crescita di Pechino del 5,5%. Sembra che l’accelerazione della crescita sia una mossa del governo per compensare il crollo dell’economia.

Sebbene sia una prassi normale per i governi locali fare proposte per l’anno successivo, questo processo normalmente prende il via nell’ultimo trimestre di ogni anno, ha detto una delle persone. Ad alcune province è stato detto di avviare nuovi progetti quando è possibile, anche se l’inizio della costruzione era originariamente previsto per l’anno prossimo. -Bloomberg

Alla notizia la borsa si è ripresa ed è andata in verde. Un segnale anche tutta l’economia vede bene un rilancio della spesa pubblica. Il problema è la qualità degli investimenti che dovranno essere effettuati, almeno nel medio periodo.


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