la Cina impone controlli all’export di componenti aeronautiche e aerospaziali

Altro colpo al commercio internazionale e alle catene logistiche: la Cina porrà dei controlli  alle esportazioni di alcuni componenti aeronautici e spaziali a partire dal 1° luglio, ha annunciato giovedì il Ministero del Commercio, citando la necessità di proteggere la sicurezza nazionale e gli interessi del Paese.

Coloro che desiderano esportare articoli che includono componenti strutturali aerospaziali e attrezzature e software utilizzati nella produzione di motori, tra le altre cose, dovranno richiedere una licenza di esportazione, si legge in una dichiarazione controfirmata dall’amministrazione doganale cinese e dalla Commissione militare centrale.

“Al fine di salvaguardare la sicurezza e gli interessi nazionali e di adempiere agli obblighi internazionali come la non proliferazione, con l’approvazione del Consiglio di Stato e della Commissione Militare Centrale, è stato deciso di implementare i controlli sulle esportazioni dei seguenti articoli”, si legge nella dichiarazione.

L’elenco comprendeva la produzione di parti strutturali aerospaziali e attrezzature per la produzione di motori, motori a turbina a gas, stampi per la produzione di tute spaziali, nonché le attrezzature e i software utilizzati per realizzarli.

Una norma curiosa, anche la Cina usa tecnologie occidentali

Porre dei vincoli al commercio di componenti e software aerospaziali rischia però di essere un boomerang, soprattutto se venisse seriamente reciprocato dai paesi occidentali. Anche i Jet della Comac si appoggano pesantemente su tecnologie occidentali, come, ad esempio, i motori.

Il rischio di applicare seriamente controlli alle esportazioni risiede nel fatto che questo potrebbe portare a una guerra commerciale si sanzioni che, alla fine, non serve a nessuno.