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La Cina controlla a distanza le miniere di cobalto in Congo

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Le società minerarie cinesi controllano a distanza le operazioni quotidiane di estrazione del cobalto nella Repubblica Democratica del Congo: lo rivela un nuovo documento redatto dai dipendenti di una delle maggiori società minerarie cinesi.

Il documento, citato dal South China Morning Post, afferma che grazie alla tecnologia digitale, gli ingegneri della North Mining Limited, o Norine, possono controllare e monitorare le operazioni di estrazione del cobalto in loco nella Repubblica Democratica del Congo con i loro telefoni o computer portatili a Pechino.

L’azienda, che fa parte del conglomerato Norinco, è uno dei maggiori investitori nella RDC e si assicura minerali vitali per l’industria dei veicoli elettrici, di cui la Cina è già leader. Tuttavia, il Paese sembra sentire una certa insicurezza per quanto riguarda l’approvvigionamento di minerali e metalli critici, tra cui il cobalto, forse perché non dispone di riserve locali di questo metallo. Per questo la RDC è una fonte fondamentale di cobalto.

“Se l’approvvigionamento estero di materie prime a monte viene interrotto, i vantaggi dei prodotti a metà e a valle non esisteranno più”, ha rivelato uno studio commissionato dal governo.

In un contesto di crescenti tensioni tra le grandi potenze e di tentativo da parte dell’Occidente di “de-sinicizzare” la catena industriale globale, questo può limitare fortemente lo sviluppo di industrie strategiche emergenti nel nostro Paese”, conclude la ricerca.

A causa di questa preoccupazione e dei recenti cambiamenti politici del governo della RDC che hanno comportato un aumento delle tasse e nuove leggi per regolamentare l’attività mineraria, la comunicazione in tempo reale tra la sede centrale in Cina e le miniere nella RDC sembra essere diventata cruciale per il successo delle operazioni minerarie nel Paese centroafricano.

Recentemente, infatti, un’altra società mineraria cinese si è scontrato con il governo congolese sotto forma di Gecamines, minatore di proprietà statale, che ha bloccato la quota di cobalto prodotta dal Gruppo CMOC nella miniera di Tenke Fungurume. La disputa si basa sulle accuse del governo alla società cinese  di aver sottovalutato le riserve del giacimento per pagare meno royalties. Questo tipo di dispute con le autorità politiche può giungere al blocco delle forniture…


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