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la Cina contro gli USA anche nella politica monetaria

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La Cina sta aprendo i cordoni della propria borsa monetaria e sta fornendo uno stimolo all’economia, soprattutto al settore immobiliare, molto elevato e chi va in contrasto con la stretta in preparazione negli Stati Uniti. I segnali di questo movimento sono almeno tre:

1. La Cina ha fornito maggiore sostegno al mercato immobiliare. I responsabili politici hanno chiesto alle banche di aumentare i prestiti immobiliari nel primo trimestre e hanno allentato una restrizione chiave del debito per gli immobiliaristi. Questo fa parte del più ampio cambiamento politico volto a dare la priorità alla stabilità economica quest’anno. Sebbene il mercato del credito rimanga fragile, i titoli immobiliari sono saliti ai massimi da luglio

 

2. L’allentamento della Cina è in contrasto con gli Stati Uniti, dove la Fed ha intrapreso una delle svolte restrittive  della storia recente. I Treasury statunitensi, i titoli di stato a stelle e strisce, hanno avuto il peggior inizio di un anno da decenni, poiché i verbali della Fed hanno suggerito che la banca centrale potrebbe liquidare il proprio bilancio subito dopo aver alzato i tassi.

Il rapporto sul lavoro USA  di venerdì ha mostrato che il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto del 4%, cementando le aspettative per il primo aumento dei tassi a marzo. Il rapporto sull’inflazione di questa settimana potrebbe aumentare la vulnerabilità del mercato obbligazionario. La divergenza politica tra Stati Uniti e Cina ha portato il loro differenziale di rendimento al livello più basso dal 2019. Questo perché la fine del QE spinge i tassi americani verso l’alto, mentre la politica espansiva monetaria cinese li spinge verso il basso, portandoli quasi allo stesso livello.

3. La rigida strategia anti Covid di Pechino aggiunge rischi al ribasso per l’economia. Essendo una delle ultime tattiche che tendono al “Covid Zero” al mondo, la Cina ha adottato misure rigorose per frenare la diffusione del virus, incluso il blocco di circa 13 milioni di residenti a Xi’an. I viaggi sono stati penalizzati, con un calo dei passeggeri aerei durante il lungo weekend dell’1-3 gennaio in calo del 27% rispetto a un anno fa, secondo quanto riportato dall’emittente statale CCTV. Questo quindi rende probabile è necessaria la prosecuzione della politica monetaria espansiva da parte della banca centrale cinese (PBOC).


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