Attualità
La Cina compie un passo avanti storico verso la fusione nucleare controllata
Sabato la Cina ha fatto un passo avanti nella tecnologia che porterà alla fusione nucleare controllabile.
Huanliu-3 (HL-3), il “sole artificiale” di nuova generazione cinese, ha realizzato per la prima volta il funzionamento in modalità ad alto confinamento con una corrente di plasma di un milione di ampere, secondo quanto comunicato dalla China National Nuclear Corporation (CNNC).
Questo risultato pone il livello operativo del dispositivo di fusione nucleare a confinamento magnetico cinese all’avanguardia nel mondo, segnando un’importante pietra miliare nello sviluppo dell’energia da fusione nucleare del Paese.
L’Huanliu-3 (HL-3), sviluppato autonomamente dalla Cina, è un impianto di ricerca su larga scala per la fusione nucleare controllabile. Si tratta di un impianto basato sulla tecnologia ben nota del tokamak, forse la via più tradizionale al raggiungimento della fusione nucleare. Ecco un’immagine da elaborazione al computer.
La modalità ad alto confinamento, o modalità H, è una modalità di funzionamento avanzata nei dispositivi di fusione a confinamento magnetico, che può migliorare l’efficienza economica di un reattore a fusione.
Per questo motivo, la modalità H è stata scelta come modalità di funzionamento standard per il reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER), attualmente in costruzione, e che rappresenta il progetto di fusione pubblico di maggiori dimensioni al mondo, finanziato e gestito da sette membri: Cina, Unione Europea, India, Giappone, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti.
Le condizioni per realizzare le reazioni di fusione nucleare sono estremamente difficili. In un ambiente sotto vuoto, la temperatura del plasma deve raggiungere più di 100 milioni di gradi Celsius. Finché queste condizioni non saranno soddisfatte, le reazioni non avverranno. Pertanto, il reattore a fusione nucleare è sicuro e controllabile.
Come tecnologia all’avanguardia, la fusione nucleare controllabile è considerata uno dei metodi più importanti per affrontare le questioni energetiche.
Essa rappresenta una parte significativa della tabella di marcia tecnologica a “tre fasi” della Cina: “reattore a neutroni termici, reattore veloce, reattore a fusione nucleare controllabile” per lo sviluppo dell’energia nucleare. Le prime due tecnologie sono però legate al concetto di fissione nucleare.
Secondo gli obiettivi di sviluppo a lungo termine fissati dalla Cina per l’industria dell’energia nucleare, l’applicazione dell’energia da fusione nucleare dovrebbe essere realizzata entro la metà di questo secolo. Un tempo non particolarmente ambizioso, considerando che altre aziende e paesi ambiscono alla fusione nucleare commerciale per il 2030.
Zhong Wulyu, direttore del Centro di Scienza della Fusione sotto l’Istituto di Fisica del Sud-Ovest della CNNC, ha dichiarato al China Media Group (CMG) che “il team Huanliu-3 (HL-3) studierà ulteriormente la fisica del plasma di fusione di frontiera, gettando solide basi per la Cina per realizzare esperimenti sul plasma incandescente e costruire reattori a fusione”.
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