La Cina ammette: i nostri vaccini non sono efficaci, proveremo dei mix..

In una confessione più unica che rara il  capo dei Centers for Disease Control cinese, George Gao  ha ammesso che l’efficacia dei vaccini cinesi contro il coronavirus è “non elevata” e potrebbero richiedere miglioramenti, mostrando come vi sia una fragilità non ammessa nel sistema sanitario cinese.

Queste ammissioni arrivano dopo che il governo ha già distribuito centinaia di milioni di dosi ad altri paesi, anche se le aziende farmaceutiche nazionali non hanno mai diffuso informazioni complete sui test effettuati.

La Cina ha stretto accordi per fornire i vaccini a  molti dei suoi alleati e partner economici nel mondo, soprattutto nei paesi  in via di sviluppo, e ha pubblicizzato il fatto che i leader mondiali dall’Indonesia al Pakistan agli Emirati Arabi Uniti lo abbiano usato.

In realtà vi erano già da tempo dei segnali di scetticismo: ad esempio  gli Emirati Arabi Uniti hanno recentemente sperimentato la somministrazione di tre iniezioni del vaccino cinese Sinopharm, invece di due, dato che il numero di anticorpi specifici prodotti era troppo basso, mentre Singapore ha accumulato ma non utilizzato la sua spedizione di Scatti Sinovac.

Ora, la Cina sta “formalmente considerando” alcune opzioni di modifica dei   propri vaccini per “risolvere il problema che l’efficacia dei vaccini esistenti non è elevata”, ha detto Gao a una conferenza a Chengdu in osservazioni che si sono diffuse rapidamente attraverso i social media cinesi sabato prima di essere per lo più censurato.

Le opzioni messe in luce da Gao sono relative ad un cambiamento dei dosaggi, con un aumento nel numero di dosi, oppure utilizzare vaccini preparati con diverse tecnologie. La Cina non h utilizzato le tecnologie mRNA, usate da Pfizer e Moderna, ma  proprio della tecnologi occidentale.

I vaccini Sinopharm in Europa sono stati usati solo in Ungheria ed in Serbia, mentre in Brasile l’utilizzo di Sinovac aveva mostrato un’efficacia pari solo al 50,4%. Troppo poco per giungere ad una copertura vaccinale sufficiente.