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La casa d’auto cinese BYD vuole comprare le miniere di Litio in Africa

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Anche  in colosso elettrico delle auto BYD, in cui ha investito Warren Buffett, sta cercando di assicurarsi le fonti dirette dello scarso e prezioso litio. Secondo quanto riportato martedì dalla Reuters, il gigante cinese dei veicoli elettrici BYD  sarebbe in trattativa per l’acquisto di sei miniere di litio in Africa. L’agenzia di stampa ha dichiarato di non aver potuto verificare direttamente la notizia, che proviene dal giornale The Paper, sostenuto dal governo cinese.

L’esperto di  investimenti Warren Buffett Berkshire Hathaway possiede una grossa partecipazione in BYD, uno dei non numerosi investimenti nel settore fatti dall’anziano miliardario

La notizia, ancorché non ancora confermata, avrebbe perfettamente senso dato che BYD non solo produce auto, ma anche le batterie che sfruttano, con la tecnologia attuale il litio, i cui prezzi sul mercato internazionale sono stati estremamente variabili.

La scarsità dell’offerta di litio rispetto alla domanda ha fatto lievitare il prezzo del metallo, con conseguente aumento dei costi di produzione per i produttori di veicoli elettrici, che acquistano le batterie dai fornitori o le producono internamente.

I produttori di batterie per veicoli elettrici e agli ioni di litio temono che una carenza di litio possa limitare i loro piani di produzione a lungo termine, molti dei quali sono ambiziosi. Se non si trova l’elemento base delle batterie ogni loro piano di sviluppo è inutile.  Questo riporta a una politica di integrazione verticale, direttamente dalle miniere di produzione che, per molti versi, ricorda la tattica della Ford dei primi decenni del novecento, quando le materie erano scarse e lo sviluppo significava integrare anche le miniere, come fece all’epoca la Ford. Quando poi le materie prime furono meno scarse e i fattori competitivi iniziarono a diversificarsi, allora la struttura integrata verticalmente divenne un peso e non un vantaggio e fu demolita.

Ora nell’auto elettrica siamo in una fase  equivalente ai primi del novecento per quella a motore endotermico.


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