Seguici su

Attualità

La Carta di Amalfi: un tesoro che gira il mondo dal XIII secolo

La costiera amalfitana produce anche qualcosa di molto particolare, ancora oggi esportato per usi pregiati: la Carta Amalfitana

Pubblicato

il

Sin dal XIII secolo, dalle rive assolate della Costiera Amalfitana, un prodotto unico e prezioso ha iniziato il suo viaggio, diffondendo la fama di Amalfi ben oltre i confini della sua antica Repubblica Marinara: la Carta d’Amalfi. Questa non è una semplice carta, ma un manufatto intriso di storia, realizzato con metodi artigianali che  continua a viaggiare per il mondo, portando con se un pezzo di storia della Costiera.

Le origini della Carta d’Amalfi si perdono nella notte dei tempi, ma i documenti storici ne attestano la produzione già nel XIII secolo. Il nome storico era “Carta Bambagina“, dal termine latino che significa “Cotone”.   Si narra che le tecniche di fabbricazione della carta siano giunte ad Amalfi attraverso i commerci con il mondo arabo. La posizione strategica di Amalfi, fiorente repubblica marinara, favorì l’introduzione e lo sviluppo di questa nuova arte, che poi sfruttava la forza dell’acqua dei torrenti locali, convogliata nei mulini.

Antichi trumenti per produrre la carta

Il processo di fabbricazione della Carta d’Amalfi non utilizza cellulosa da alberi, ma stracci di tessuto di lino e cotone, mentre un tempo si usava anche la canapa. Questi vengono  accuratamente selezionati, vengono tagliati e immersi in acqua per essere macerati e sfibrati  acopi di maglio, e qui, un tempo, l’energia idraulica era essenziale.

Questa polpa di cellulosa viene poi raccolta con un telaio di legno e una fine rete metallica, la “forma”, che trattiene le fibre e permette all’acqua di defluire, dando forma al foglio umido

La vera unicità della Carta d’Amalfi risiede nelle sue caratteristiche distintive. I bordi irregolari e sfrangiati, le cosiddette “barbe”, sono il segno inconfondibile della sua lavorazione manuale. La consistenza corposa e leggermente ruvida la rende ideale per la scrittura a mano con penna stilografica o pennino, per la stampa di pregio e per le tecniche artistiche come l’acquerello.

Nel corso dei secoli, la fama della Carta d’Amalfi ha varcato i confini regionali e nazionali, conquistando i mercati internazionali. Oggi, questo prezioso manufatto è esportato in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, fino in Giappone e Australia

La sua unicità e la sua intrinseca bellezza la rendono particolarmente apprezzata in settori di nicchia e di lusso. Viene utilizzata per partecipazioni di nozze eleganti, biglietti da visita di prestigio, edizioni limitate di libri d’arte, documenti ufficiali e per la corrispondenza di personalità di spicco che ricercano un tocco di autenticità e raffinatezza.

Carta con filigrana del produttore

La Carta d’Amalfi non è solo un prodotto di eccellenza artigianale, ma anche un ambasciatore del nome di Amalfi e dell’Italia nel mondo. Insieme ad altri simboli del “Made in Italy” come il vino pregiato, la moda di alta sartoria, il design innovativo e i prodotti alimentari di qualità, la carta amalfitana contribuisce a costruire e rafforzare l’immagine di un paese ricco di storia, cultura e maestria artigianale. Ogni foglio di Carta d’Amalfi che viene spedito all’estero porta con sé il profumo della Costiera, l’eco delle antiche cartiere e la passione di artigiani che continuano a preservare un’arte millenaria.

Antico mangano per battere gli stracci

Oggi purtroppo esiste solo una cartiera attiva ancora ad Amalfi, ma è anche presente il Museo della Carta, dove si può ancora assistere alla sua produzione a mano.

Con la Carta di Amalfi non si acquista solo un foglio su cui scrivere, ma un pezzo di qualità e di storia, uno strumento che ha viaggiato nei secoli per giungere sino a noi.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento