La BoJ non cambia politica, lo Yen ai minimi da sei settimane

La Bank of Japan ha mantenuto il suo tasso di interesse chiave a breve termine intorno allo 0%-0,1% nella riunione di giugno, come ampiamente previsto, dopo aver effettuato il primo rialzo dei tassi dal 2007 e aver posto fine agli otto anni di tassi negativi a marzo.

Allo stesso tempo, il Consiglio di amministrazione ha indicato che avrebbe iniziato a ridurre gli acquisti di obbligazioni dopo la riunione di luglio  e questo farà aumentare il rendimento dei titoli in Yen. La mossa è stata sostenuta da un voto di maggioranza 8-1, con l’obiettivo di consentire ai tassi a lungo termine di muoversi più liberamente. Il membro del Consiglio di amministrazione Nakamura Toyoaki ha dissentito.  Ecco il grafico sugli interessi:

Ovviamente questa decisione viene ad avere delle conseguenze sul cambio dello yen, soprattutto rispetto al Dollaro US. Lo yen giapponese si è indebolito verso 158 per dollaro, toccando i livelli più bassi delle ultime sei settimane, Perché, evidentemente, l’aumento del mese scorso non riesce a controbilanciare i tassi elevati in corso negli USA.

Nella coppia USD/JPY le aspettative sono molto importanti, in quanto la valuta rimane molto vicina ai massimi pluridecennali, guidati dal carry trade negli ultimi quattro anni. Con la Fed che ha ridimensionato le aspettative di taglio al FOMC di ieri, il JPY potrebbe essere vulnerabile a ulteriori perdite se il tema del rialzo dei tassi dovesse rimanere evitato. Più che una debolezza dello Yen, siamo di fronte a una forza del Dollaro, o meglio a una politica della Fed che continua a privilegiare i tassi alti, mettendo in difficoltà un po’ tutti i player.

UIn generale protremmo, in futuro, vedere un leggero rafforzamento dello yen nei confronti dell’Euro, ma sempre una debolezza nei confronti del Dollaro USA. La riunione di luglio comunque sarà decisiva per comprendere l’andamento dello Yen a breve.