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LA BCE MANDA UN “AVVERTIMENTO” AL GOVERNO PORTOGHESE. CHE NON PENSI DI FARE QUELLO PER CUI E’ STATO ELETTO.

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lisboa MOD

Nonostante i tentativi del presidente della Repubblica portoghese Cavaco Silva di escludere una  parte politica dal governo , dando il primo mandato alla formazione del governo al partito di centrodestra pro austerità PDS/CDS, ci si avvia alla formazione di un nuovo governo a guida socialista. Infatti ieri il parlamento lusitano ha mandato a casa il candidato primo ministro del PDS con 123 voti contrari e 109 a favore, per cui, salvo nuovi colpi di testa istituzionali, Cavaco Silva dovrà dare l’incarico al leader del partito socialista Costa.

Il problema per Cavaco Silva e per i filo europeisti non sono il PS o Costa, ma i due alleati di sinistra necessari alla formazione del nuovo governo: il Partito Comunista, fortemente anti austerità, ed il Blocco di Sinistra, con forti tendenze anti-europeiste. Costa ha già un governo pronto, ma ,con molto senso della misura, pare che non vi saranno ministri dei due partiti della sinistra estremista che si accontenterebbe di garantire un appoggio esterno e di influenzare la politica nazionale.

Insomma il Portogallo ne ha avuto abbastanza della cura dell’austerità (che ha portato comunque ad una crescita zero nell’ultimo trimestre, contro una previsione del +0,3%) e vorrebbe uscire dalla gabbia delle ristrettezze di bilancio, anche se con moderazione.

Possono le “Istituzioni europee” permettersi una seconda Syriza in Europa ?

La risposta è “No”, e stanno già entrando in azione. La prima a mettersi in moto, in modo indiretto, è stata la BCE. Una delle 4 società di rating a cui si rivolge la banca centrale per valutare i titoli di stato dei pesi membri della UE, la canadese DBRS, ha affermato a Reuters che la valutazione dei titoli di stato di Lisbona deve essere valutata sulla “Base del mutato quadro politico”, e che la BCE non dovrebbe frenarsi dal tagliare la linea di credito garantita tramite il QE allo stato lusitano.

La BCE richiede che i titoli acquistati grazie al programma di Quantitative Easing siano definiti “Investment Grade” da parte di quattro società di revisione : Standard and Poor’s , Moody’s Fitch e DBRS. Il fatto che una di queste minacci di non definire più Investment Grade un titolo di stato perchè vi è stato un cambiamento politico è una bella “Testa di cavallo” che viene inviata al parlamento di Lisbona, affinchè non osi uscire dal cammino dettato dalle “Istituzioni europee”, e si tratta di un bel calcio nel sedere alla democrazia. Possiamo non essere d’accordo con le richieste dei partiti della sinistra estremista, ma si tratta comunque di legittime richieste del popolo, che invece vengono trattate a Francoforte come a Bruxelles quali capricci infantili.

La situazione rischia di divenire una riedizione, peggiorata , di quanto successo in Grecia, e si ripropone sempre più forte la dicotomia fra Unione Europea e Moneta unica da un lato e democrazia dall’altro. Speriamo a Lisbona trovino una sintesi migliore rispetto a quella trovata ad Atene.

 


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