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Analisi e studi

La Banca Nazionale Svizzera abbassa i tassi d’interesse ben oltre le attese

la Banca Nazionale Svizzera ha tagliato più delle attese i propri tassi d’interesse. Si tratta di una mossa verso i tassi negativi ? Probabilmente no, vuole solo anticipare il cammino della altre banche centrali

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Ancora una volta, la Banca Nazionale Svizzera ha deciso di sorprendere i mercati con un taglio dei tassi di 50 pb, rispetto al taglio previsto di 25 pb. Il tasso di riferimento della BNS è ora pari allo 0,5%, rispetto al precedente 1%.

Ecco il grafico del nuovo tasso d’interesse di riferimento svizzero:


La BNS ha giustificato questa misura con il fatto che le pressioni inflazionistiche si sono ulteriormente attenuate, mentre i dubbi sulla crescita crescono, per cui meglio abbassare i tassi. 

L’inflazione dei prezzi al consumo, che in agosto si era attestata all’1,1%, è scesa allo 0,7% in novembre, con una crescita dei prezzi più debole sia per i beni che per i servizi. L’inflazione in Svizzera rimane all’interno dell’intervallo definito dalla BNS per la stabilità dei prezzi (0-2%), ma rimane costantemente al di sotto delle previsioni.

Le previsioni di inflazione della BNS per il 2025 sono state nuovamente riviste al ribasso. La banca centrale prevede ora un’inflazione media dello 0,3% nel 2025, rispetto allo 0,6% previsto nella riunione di settembre. La BNS prevede che l’inflazione raggiunga lo 0,2% nel secondo trimestre del 2025. Ma viste le sorprese degli ultimi mesi, l’incertezza sulle previsioni di inflazione è molto alta.

Il rischio è che l’apprezzamento del franco svizzero continui a spingere al ribasso l’inflazione attraverso il suo impatto sui prezzi delle importazioni e sull’attività economica e che, a un certo punto, il dato sull’inflazione si sposti in territorio negativo. Sebbene la BNS abbia dichiarato di essere disposta a tollerare che l’inflazione entri temporaneamente in territorio negativo, non sembra volere che questa situazione si protragga per diversi mesi. Questa sembra essere la giustificazione della decisione odierna.

La probabilità di tassi negativi nel 2025 è aumentata, ma non è ancora lo scenario di base.

In futuro ci aspettiamo un grande dibattito interno alla BNS. sui tassi d’interesse. Dato che la Banca Centrale Europea ha ancora 125 pb di tagli dei tassi da effettuare (dopo il taglio di 25 pb di ieri), la BNS potrebbe in teoria essere costretta a tornare negativa per allentare la pressione sul franco svizzero.

Con il tasso di riferimento della BNS ora allo 0,5%, sarà difficile tagliare i tassi senza tornare in territorio negativo, mentre la BCE, con un tasso del 3,25% questa mattina, ha molto più spazio.

Una serie di tagli dei tassi da parte della BCE non seguita dalla BNS potrebbe portare a un ulteriore aumento del franco svizzero rispetto all’euro. Tanto più che il prossimo anno sarà caratterizzato da tensioni commerciali, che in genere tendono a far salire il franco svizzero. Già ora ormai siamo molto vicini alla parità fra Franco ed Euro

A ciò si aggiunge il rischio di essere etichettati come manipolatori valutari dall’amministrazione Trump, che probabilmente limiterà la volontà della BNS di intervenire sul mercato dei cambi, lasciandole pochi strumenti di lavoro oltre ai tassi di interesse.

Resta da chiedersi se valga davvero la pena per la BNS privarsi di munizioni per eventuali futuri shock negativi e subire ancora una volta gli effetti negativi dei tassi d’interesse, in un contesto in cui l’economia svizzera dovrebbe vedere l’anno prossimo il suo tasso d’inflazione rimanere basso, ma superiore allo zero in media annua, ossia all’interno della fascia di stabilità dei prezzi, e la crescita del PIL rimanere tra l’1 e l’1,5%.

La decisione della BNS non è stata tanto un avvicinarsi ai tassi d’interesse negativi, che dovrebbero essere una specie di eccezione nell’economia, ma semplicmente anticipare i tagli della BCE, e magari anche della FED, in modo da trovarsi più avanti su un cammino che queste banche centrali seguiranno in futuro. Personalmente penso che, anche se vedremo dei tagli dei tassi Euro nei primi mesi del 2025, difficilmente vedremo la BNS seguire subito e vedremo la Banca Svizzera prendesi una pausa per vedere quello che succede. 


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