Attualità
La Banca centrale cinese immette liquidità nel sistema. Evidentemente c’era un problema
La People’s Bank of China ha incrementato l’iniezione di liquidità verso la fine del trimestre, effettuando il 27 settembre la più grande offerta giornaliera dal 25 febbraio. In un comunicato, la banca centrale ha dichiarato di aver iniettato un totale di 175 miliardi di CNY (24,46 miliardi di dollari) tramite operazioni di mercato aperto, di cui 113 miliardi di CNY tramite operazioni di pronti contro termine a 7 giorni al tasso del 2% e altri 62 miliardi di CNY tramite operazioni a 14 giorni al tasso del 2,15%. La mossa mirava a mantenere stabile il livello di liquidità alla fine del trimestre. Ecco il grafico esplicativo della dimensione dell’iniezione di liquidità:
Come vediamo si tratta della maggiore iniezione di liquidità nel sistema bancario avvenuta tramite reverse repo, cioè la banca acquista a termine titoli dalle controparti creditizie mettendo quindi a loro disposizione della liquidità. Evidentemente la PBoC avverte delle tensioni e la necessità di riassegnare liquidità al sistema, anche per permettere l’acquisto dei titoli delle province alla base del programma di rilancio dell’economia cinese. Un intervento diretto di quasi monetizzazione, necessario per non bloccare il sistema economico schiacciato fra crisi immobiliare e rallentamento del settore hi-tech
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