La Banca Centrale cinese compra oro per il quinto mese consecutivo

La Cina, seconda economia mondiale, ha aumentato le proprie riserve auree a marzo per il quinto mese consecutivo, mentre le banche centrali di tutto il mondo continuano ad accumulare riserve d’oro a fronte dell’alta inflazione e dell’aumento dei rischi geopolitici.

La People’s Bank of China ha incrementato le proprie riserve auree di circa 18 tonnellate il mese scorso, secondo i dati della banca centrale citati da Bloomberg. Le riserve d’oro cinesi ufficialmente dichiarate sono ora pari a 2.068 tonnellate, con un aumento in ciascuno degli ultimi cinque mesi. Si tratta del periodo più lungo in cui la Cina ha acquistato oro per mesi, dopo un periodo di dieci mesi terminato nel settembre 2019.

Le banche centrali a livello globale stanno acquistando oro da mesi, con le riserve auree globali segnalate che sono aumentate di 52 tonnellate a febbraio – l’undicesimo mese consecutivo di acquisti netti – dopo le 74 tonnellate aggiunte dalle banche centrali a gennaio, secondo i dati del World Gold Council.

Nei primi due mesi del 2023, le banche centrali hanno registrato acquisti netti per 125 tonnellate, il più forte inizio d’anno almeno dal 2010, quando le banche centrali sono diventate acquirenti netti su base annua, ha dichiarato questa settimana il Consiglio.

L’acquisto più consistente di febbraio è stato registrato dalla People’s Bank of China, che ha aggiunto 25 tonnellate d’oro in quel mese. Anche Turchia, Uzbekistan, Singapore e India hanno aggiunto riserve d’oro a febbraio.
Questa settimana i prezzi dell’oro hanno registrato un guadagno settimanale, mentre i dati economici statunitensi più deboli hanno pesato sul sentimento economico. I prezzi dell’oro a pronti sono balzati al di sopra dei 2.000 dollari l’oncia, seguendo l’impennata dei prezzi del petrolio dopo che il gruppo OPEC+ ha annunciato un ulteriore taglio di 1,66 milioni di barili al giorno (bpd) tra maggio e dicembre 2023.

“In vista del rapporto sui salari non agricoli, l’oro è stato colpito da prese di profitto, poiché gran parte del mondo del trading stava chiudendo i battenti per il lungo fine settimana. Si è trattato di una mossa a senso unico per l’oro e i trader del settore non volevano trovarsi dalla parte del torto quando i mercati avrebbero riaperto la prossima settimana”, ha dichiarato giovedì Ed Moya, Senior Market Analyst, The Americas di OANDA.