Jerome Powell segnala per un ribasso dei tassi USA, ma……

Parla il governatore della FED, Jerome Powell, e le notizie sono tutte prese come indicatrici di un ribasso dei tassi, ma…. intanto questo ribasso non c’è stato.

It appears that uncertainties around trade tensions and concerns about the strength of the global economy continue to weigh on the US economic outlook,

Sembra che le incertezze nate dalle tensioni sui commerci e le preoccupazione sulla forza della crescita globale continuano a pesare sulle previsioni relative all’economia USA

Insomma su questa frase centrale tutti hanno dato per molto probabile un taglio dei tassi più avanti questo mese, ma intanto il taglio non c’è stato, e qualcuno incomincia a dubitare, dato che la probabilità di taglio dei tassi viene vista in leggero ribasso:

In generale si è ribassata la possibilità di un taglio dei tassi, ma si è innalzata la possibilità che questo taglio sia più elevato, cioè che , se avvenisse, porterebbe i tassi stessi nell’abito del 1,75-2%, il che significherebbe una riduzione molto significativa dei tassi stessi.

Nel frattempo il presidente Trump sta proseguendo i propri colloqui che porteranno alla scelta di un nuovo membro del Board della FED, ed in passato non ha risparmiato critiche moldo dure a Powell, praticamente affermando che avrebbe preferito Draghi. Ciò premesso comunque la notizia ha mandato l’indice S&P a sfiorare i 3000, per poi ridursi: (da zerohedge)

ed anche il NASDAQ a toccato un massimo, per poi calare e riprendersi dopo le parole di Powell. La promessa ha fatto il suo lavoro, ma…

I T-Bond hanno avuto un leggero calo nei rendimenti, per poi però tornare ai livelli di inizio giornata. Potrebbero, nel caso specifico, pesare anche le tensioni legate al raggiungimento del tetto del debito, o , semplicemente, il tutto pera stato già scontato.

Insomma Powell ha fatto ancora la “Colomba”, ma le colombe devono produrre. Il ribasso è annunciato sempre come imminente, ma quando si realizzerà? ed il mercato lo sta sottostimando??