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Italiani contro l’Italia: come vogliono farci strozzare dal MES ed essere felici (Si fa per dire)

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Avere una classe dirigente che lavora contro il proprio Paese può essere un rilevante problema, ma, purtroppo, in questo momento così stanno le cose. Giuseppe Liturri ci spiega molto bene cosa sta succedendo e come stiano, per l’ennesima volta, intrappolando l’Italia.

Come sappiamo, fra PEPP e altre operazioni di acquisto la BCE possiede 679 miliardi del debito pubblico italiano, pari al 29%. Ora questo debito viene rinnovato periodicamente e genera interessi che vengono diretti verso al Banca D’Italia, che poi li ridistribuisce, in gran parte, al Tesoro, cioè all’ente che gli interessi li paga. Questi risultano quindi una partita di giro.

Questa situazione è però intollerabile a due parti:

  • ai tedeschi, che ritengono questo non sia altro che un metodo surrettizio per finanziare i pigri e molli mediterranei,
  • a quella fetta di burocrazia e cattivo potere italiano che ritiene che così il vivere del nostro Paese non sia sufficientemente duro e austero.

Quindi al vertice italo francese i due governi fanno una fantastica proposta scritta dal consigliere economico di Draghi, Francesco Gavazzi, con la collaborazione degli economisti Guerrieri e Lorenzoni, che, evidentemente, lavorano non per l’Italia, ma per il Re Di Prussia: cedere al MES i 679 miliardi di debito pubblico italiano in 10 rate, e la sua sostituzione con i titoli del MES, che dovrebbero esser più convenienti. Il MES si impegna poi a rinnovare i titoli e reinvestire i proventi, il tutto però in cambio di un impegno: ridurre in 10 anni il debito nazionale entro i miti di Maastricht, o almeno provare. Per dirla con una frase da film: “Ridurre il debito, o morire provandoci”.

Sembra INCREDIBILE, che siamo stati noi fare una proposta così squilibrata e assurda. Il nome di Giavazzi e degli altri due economisti deve rimanervi  ben stampato nella mente, perchè bisogna veramente odiare gli italiani per fare una proposta del genere. 

Tutto questo in cambio di cosa? Del togliere questo 29% dal rapporto Debito /PIL da calcolare al fine del 60% del debito dei parametri di Maastricht. Come se cancellare poi il restante 40% – 45%  in dieci anni non fosse già di per se un obiettivo assurdo e irraggiungibile.

Vediamo le ricadute negative di tale proposta:

  1. prima di tutto la BCE non è il MES. La cessione sarebbe equivalente a chiudere un fido bancario indebitandosi con uno strozzino. Il MES si vanta proprio di poter imporre degli impegni molto più rigidi agli stati, come si è  visto con il caso greco. La proposta di Giavazzi ci mette sulla strada della Grecia. 
  2. quindi gli introiti degli interessi non tornerebbero in massima parte al tesoro, tramite gli utili di Banca d’Italia, ma sarebbero in mano al MES e ne costituirebbero il finanziamento. Praticamente le nostre magre risrse finanzierebbero il MES;
  3. Comunque il MES non ha le risorse per questa manovra e dovrebbe richiamare le garanzie dei paesi, di cui 114 miliardi di garanzie italiane. Richiameremmo il nostro debito….. con nostro debito. Una costosa partita di giro.

Quindi la decantata proposta italo – francese sui vincoli di Maastricht è quella di… obbedire ai vincoli stessi, con lo svantaggio di mettere la nazione nelle mani di un ente esterno che si vanta della propria durezza nel riscuotere il debito. Se vi dico che sono arrabbiato, sto usando un eufemismo. Se la classe dirigente dell’Italia e la sua burocrazia giocano contro gli italiani, non abbiamo proprio nessuno scampo. Non stupitevi se la demografia va a zero e il pessimismo è alle stelle. Ormai la strada migliore è l’estinzione, ma mi auguro lo facciano prima loro.


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