Analisi e studi
Italia: la manifattura ha il minimo della fiducia dal 2020
Oggi anche l’Italia riserva cattivi dati previsionali. L’indice di fiducia del settore manifatturiero in Italia è sceso a 96,4 nel settembre del 2023 dal 97,7 rivisto al ribasso del mese precedente, il più basso da novembre del 2020, e mancando le stime di mercato di 97,7.
Si è trattato del terzo mese consecutivo di un calo più rapido al di sotto della soglia di 100, riflettendo il deterioramento dell’economia italiana in un contesto di tassi di interesse più elevati e coerente con la revisione al rialzo del deficit di bilancio atteso da parte del governo e la revisione al ribasso della crescita del PIL.
Le condizioni attuali peggiorano fortemente, soprattutto per ordini (-19,3 vs -19,9 di agosto) e produzione (-14,7 vs -12,9), mentre peggiorano le aspettative future per l’economia in generale (-23,7 vs -17,6), ordini (0,5 vs 2,3), e produzione (0,5 contro 2,3).
Ecco il grafico con orizzonte temporale di un anno
In questo orizzonte quinquennale vediamo come siamo tornati al livello di fiducia del periodo covid-19 quando effettivamente il foturo appariva oscuro
Quindi alti interessi e peggioramento delle prospettive economiche zavorrano la nostra manifattura, che vede un futuro grigio-nero. Che cosa si potrebbe fare? Per il lato monetario poco, per ora, a parte lamentarsi, e anche quel poco non viene tentato. Dal punto di vista della politica fiscale qualcosa potrebbe essere anche tentato, ma, al momento attuale, i vincoli europei non permettono serie politiche a sostegno nè della domanda, né dell’offerta, né degli investimenti.
Andiamo avanti così, dando un altro calcio al barattolo…
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