Difesa
Italia e USA siglano una serie di accordi di cooperazione spaziale per lo sviluppo e la difesa
Dopo un incontro fra i responsabili dei due paesi Italia e USA si accordano per una collaborazione sulle politiche di difesa dello spazio, anche perché, cosa poco nota, il nostro paese è uno dei pochi che gestisce una propria flotta di satelliti per ricognizione e comunicazione
A seguito del primo dialogo spaziale bilaterale tenutosi a Roma, il 15 ottobre gli Stati Uniti e l’Italia hanno siglato un accordo di cooperazione di ampio respiro, che prevede il rafforzamento dei legami spaziali in materia di sicurezza nazionale su questioni quali la consapevolezza del dominio spaziale e l’integrazione commerciale.
“Lo scopo del dialogo spaziale USA-Italia è rafforzare la cooperazione e far progredire la collaborazione bilaterale nelle questioni spaziali”, si legge nella dichiarazione congiunta, a seguito dell’incontro dell’11 e 12 ottobre tra le delegazioni interagenzie statunitensi e italiane.
“Entrambe le parti hanno ribadito la loro forte determinazione ad espandere la già solida cooperazione bilaterale in una serie di settori, tra cui affrontare la crisi climatica e l’uso sostenibile e sicuro dello spazio esterno, preservare il patrimonio spaziale esterno, promuovere la cooperazione spaziale in materia di sicurezza nazionale e la condivisione delle informazioni e rafforzare la cooperazione spaziale commerciale bilaterale”, ha aggiunto il comunicato.
Nel 2020 l’Italia ha istituito un nuovo Comando operativo spaziale e nel 2023 ha firmato un accordo per distaccare un ufficiale di collegamento presso il Comando spaziale statunitense. È anche uno dei pochi Paesi europei che gestisce una propria flotta di satelliti militari, anche per le comunicazioni e il telerilevamento.
Ad esempio, il Ministero della Difesa italiano sta attualmente sviluppando una versione aggiornata dei suoi satelliti per le telecomunicazioni riservate Sicral. L’Agenzia spaziale italiana – che a gennaio ha firmato un accordo di cooperazione spaziale con le forze armate del Paese – sta inoltre lavorando per mettere in campo una nuova generazione di satelliti radar ad apertura sintetica (civile/militare) s duplice uso ( SAR) per sostituire la costellazione COSMO-Skymed, chiamata CSG, ormai obsoleta.
La nuova dichiarazione sottolinea la necessità di legami più stretti tra i due alleati della NATO a causa della “crescente portata delle minacce contro-spaziali e di quelle ad esse correlate e del crescente uso dello spazio da parte di potenziali avversari per tracciare e potenzialmente colpire” le forze alleate. Le due parti si sono impegnate a “rafforzare il coordinamento delle attività spaziali di sicurezza nazionale con altri alleati e partner in tutto il mondo, anche sfruttando le innovative capacità spaziali commerciali, per garantire l’accesso ai servizi critici basati sullo spazio e migliorare la consapevolezza del dominio spaziale” e la sicurezza informatica dei satelliti.
Il comunicato spiega che Roma e Washington stanno negoziando un accordo di salvaguardia tecnologica che creerebbe il quadro giuridico e tecnico necessario per consentire il lancio di sistemi spaziali commerciali statunitensi dall’Italia e facilitare la collaborazione commerciale su sistemi satellitari e spaziali. Ciò consentirebbe al Pentagono e alla Forza Spaziale degli Stati Uniti di attingere a una base industriale più ampia, nell’ambito dei loro ambiziosi piani per la creazione di un’architettura spaziale “ibrida” che colleghi i satelliti gestiti dai governi degli Stati Uniti e degli alleati, oltre che da aziende private. Un modo per avere una costallazione di satelliti ampia e flessibile, senza pagarne completamente il prezzo.
Le due parti si sono inoltre impegnate a sostenere congiuntamente l’accettazione internazionale di norme volontarie di comportamento per le attività in orbita, compreso l’appello lanciato dagli Stati Uniti per una moratoria a livello di Nazioni Unite sui test dei missili antisatellite che creano detriti. E con un’evidente frecciata alla Russia – accusata dagli Stati Uniti di sviluppare un’arma nucleare spaziale – la dichiarazione congiunta ha anche riaffermato il sostegno italiano e statunitense al divieto del Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967 di collocare in orbita armi nucleari e altre armi di distruzione di massa.
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