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Difesa

Israele consegna all’Ucraina un prezioso sistema di allarme aereo

Israele ha consegnato il sistema di allarme aereo “Tzeva Adom”, “Allarme Rosso”, utilizzato in Israele, a Kiev. Un segnale che qualcosa sta cambiando nei rapporti anche con la Russia

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L’ambasciatore israeliano in Ucraina ha confermato che Kiev è ora in possesso del potente sistema di allarme israeliano “Codice Rosso”, che aiuterà il Paese in difficoltà a sventare gli attacchi aerei russi.

L’ambasciatore israeliano in Ucraina Michael Brodsky, che ha parlato con i media ucraini, ha detto che il sistema di allarme missilistico Tzeva Adom è stato consegnato all’Ucraina dopo diversi mesi di pianificazione e discussioni. “Tzeva Adom” in ebraico significa ‘Codice Rosso’.

L’inviato ha sottolineato che l’Ucraina è l’unica responsabile dell’implementazione del sistema e della sua integrazione nell’attuale struttura di difesa aerea del Paese, mentre il ruolo di Israele si è limitato ad accettare di fornire il sistema… “Abbiamo mantenuto le nostre promesse e trasferito tutto ciò che era richiesto alla parte ucraina”, ha sottolineato Brodsky.

La consegna del sistema segue un lungo e laborioso processo di consultazioni tra le due parti.

L’ambasciatore ucraino in Israele, Yevhen Korniychuk, ha dichiarato che i test e gli esperimenti con il Tzeva Adom sono iniziati all’inizio del 2023. Il dispiegamento del sistema è previsto a partire dalle principali città ucraine dove gli attacchi hanno preso di mira importanti infrastrutture. Una volta in funzione, il sistema segnalerà rapidamente alla popolazione gli imminenti pericoli derivanti da attacchi missilistici sempre più regolari.

La dichiarazione dell’ambasciatore israeliano arriva mesi dopo che Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite, aveva affermato che il Paese si stava adoperando per inviare all’Ucraina sistemi di allerta precoce per gli attacchi missilistici e con i droni. Tali sistemi aiuterebbero a “salvare vite civili dagli attacchi indiscriminati di missili e droni della Russia”, aveva detto Erdan all’epoca.

Gli analisti ritengono che la consegna abbia il potenziale di sabotare le relazioni di Israele con la Russia. Nonostante sia uno stretto alleato degli Stati Uniti, che sono il maggior fornitore di aiuti militari all’Ucraina, Israele ha finora camminato su un filo diplomatico per quanto riguarda la guerra Russia-Ucraina. Israele ha perseguito attivamente la cooperazione con la Russia in Siria, pur trovandosi spesso su fronti opposti in questioni geopolitiche. Del resto le sempre più strette relazioni fra Iran e Russia non aiutano sicuramente le relazioni russo-israeliane.

Israele ha finora rifiutato la richiesta dell’Ucraina di capacità di intercettazione missilistica per evitare di irritare la Russia. Questa esitazione è in gran parte attribuita alla necessità strategica di Israele di mantenere la propria libertà operativa in Siria, dove le forze russe controllano prevalentemente lo spazio aereo. Israele è una delle poche nazioni che gode di legami in qualche modo positivi sia con la Russia che con l’Ucraina.

Sistema isreliano Iron Dome

Dopo aver tentennato sulla questione dell’invio di aiuti militari all’Ucraina, Israele avrebbe autorizzato la vendita di equipaggiamento militare difensivo all’Ucraina, compreso un equipaggiamento per la guerra elettronica con un raggio d’azione di 40 chilometri che potrebbe essere usato per respingere gli attacchi dei droni. Questa informazione, tuttavia, non ha potuto essere verificata da EurAsian Times.

Il sistema consegnato all’Ucraina è configurato in modo da garantire una copertura capillare, con il risultato di far scattare l’allarme in un’ampia regione in cui si prevede che un missile russo possa colpire.

Il sistema Tzeva Adom di Israele

Il sistema Tzeva Adom è in grado di tracciare con precisione i lanci di missili e droni, di calcolarne le traiettorie di volo e di individuare con precisione i punti di impatto, riducendo così l’area che potrebbe essere pericolosa durante un assalto.

Questo sistema di allarme precoce determina anche la finestra di tempo cruciale per cercare un riparo. Per quattro volte viene registrata una voce femminile che avverte del pericolo imminente. Gli allarmi continuano fino a quando ogni razzo viene intercettato e non se ne trovano altri.

Nel corso degli anni, quando i militanti della Striscia di Gaza e del Libano hanno lanciato migliaia di missili contro le città israeliane, il sistema è stato accreditato per aver salvato centinaia di vite in Israele. L’allarme viene dato sia con sirene sia con una voce umana femminile che grida l’allarme e che potete sentire qui di seguito:

Infatti, le Forze di Difesa Israeliane hanno utilizzato ampiamente il sistema Tzeva Adom per avvisare i residenti dei villaggi vicini alla Striscia di Gaza di attacchi imminenti. Negli ultimi tempi, la precisione del sistema è stata migliorata, consentendo di limitare le aree delle grandi città in cui emette le notifiche.

È possibile accedere agli avvisi tramite un’applicazione per iPhone disponibile sull’App Store almeno dal 2014. Quando l’operazione Protective Edge era in corso, nel luglio 2014, era l’app più scaricata in Israele. Gli utenti hanno la possibilità di ricevere avvisi solo sugli attacchi missilistici nei loro distretti o a livello nazionale.

Secondo alcuni rapporti, il sistema israeliano funziona in modo più preciso di quello ucraino. Tuttavia, il sistema consegnato all’Ucraina è stato configurato per una copertura più ampia e lancia un allarme in un’area generale in cui si prevede che un missile russo in avvicinamento possa colpire.

Il riconoscimento dell’ambasciatore israeliano è significativo in quanto gli Stati Uniti hanno spinto Israele ad aumentare il sostegno a Kiev. Tuttavia, la consegna del sistema potrebbe inimicarsi la Russia, che in precedenza aveva messo in guardia Israele dal fornire armi all’Ucraina.

Tuttavia, gli osservatori ritengono che ciò consentirebbe a Israele di valutare l’efficacia del sistema contro i droni iraniani, ampiamente utilizzati dalla Russia.  Quindi il dono non è stato completamente disinteressato, Israele otterrà dati sulla sua operatività in un ambiente estremamente ostile.


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