Attualità
Iran: esplosione in uno dei maggiori gasdotti del paese. Tehran accusa i terroristi
Le immagini diffuse sui social media mostrano un inferno che illumina il cielo notturno
Un’enorme esplosione ha distrutto un gasdotto vicino alla città di Borujen, nella provincia iraniana di Chaharmahal e Bakhtiari, nelle prime ore di mercoledì; le immagini diffuse sui social media mostrano un inferno che illumina il cielo notturno.
Il Centro di gestione del gas iraniano ha dichiarato che l’esplosione è stata causata da “attacchi terroristici”, ha riferito l’agenzia statale Irna.
L’agenzia di stampa semi-ufficiale Mehr ha dichiarato che le autorità stanno ancora indagando sulle cause dell’esplosione dell’oleodotto “ad alta pressione”, anche se non sono state segnalate vittime. Eccoo dove è accaduta l’esplosione
Ismail Yazdani, capo dei servizi di emergenza di Borujen, ha dichiarato che l’esplosione ha rotto la principale linea di trasporto del gas del paese.
L’Iran produce circa un miliardo di metri cubi di gas al giorno e possiede alcune delle più grandi riserve accertate al mondo, pari a circa 30.000 miliardi di metri cubi, oltre a una vasta rete di gasdotti utilizzati anche per esportare il gas in Iraq e Turchia.
Un ramo dell’Iran Gas Trunk Line, noto anche come Igat, passa vicino al luogo dell’esplosione, ma non si sa se sia stato danneggiato.
Gli incidenti industriali in Iran sono frequenti: decenni di sanzioni e cattiva gestione hanno lasciato gran parte delle infrastrutture del paese in uno stato di abbandono, ma questa volta il governo ha dato la colpa a un atto doloso.
Israele è stato ampiamente incolpato da Teheran per una campagna di sabotaggio che ha distrutto o danneggiato fabbriche e installazioni militari, in particolare quelle legate allo sviluppo di armi e al programma nucleare iraniano.
Sebbene le rotture dei gasdotti in Iran non siano infrequenti, e la causa sia spesso la subsidenza, i terremoti e gli incidenti durante la manutenzione, ci sono prove di sabotaggi in passato. Nel 2011, ad esempio, quattro gasdotti nella provincia di Qom sono esplosi contemporaneamente.
L’Iran rilascia spesso dichiarazioni in cui incolpa i servizi segreti israeliani per i sabotaggi industriali, ma il regime teocratico deve affrontare anche una serie di minacce interne, dai separatisti Baloch all’ISIS nel sud e nel centro del paese, fino ai gruppi curdi nel nord, che hanno preso di mira anche gli oleodotti.
Nel 2014, due uomini della provincia di Khuzestan, ricca di petrolio e con un’ampia minoranza araba, sono stati giustiziati dopo essere stati incolpati di un attacco a un gasdotto. Teheran ha dichiarato che gli uomini erano terroristi separatisti, ma le autorità locali hanno affermato che la rottura del gasdotto è stata un incidente.
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