Inghilterra e Galles: per reati sessuali arrestati tre volte più stranieri che britannici

Il Telegraph è uno dei prochi giornali britannici che ha il coraggio di affrontare il tema degli abusi sessuali nel Regno Unito, e lo fa oggi fornendo dei dati che dovrebbero far riflettere. 

Una recente analisi del Centro per il controllo delle migrazioni rivela che i cittadini stranieri in Inghilterra e Galles vengono arrestati per reati sessuali a un tasso 3,5 volte superiore rispetto ai cittadini britannici.

Questo dato si basa sui dati di 41 delle 43 forze di polizia, dell’Home Office e dell’Office for National Statistics (ONS) relativi ai primi 10 mesi del 2024.

Ecco i principali dati statistici:

• Arresti complessivi: I cittadini stranieri hanno rappresentato il 26,1% dei 35.000 arresti per reati sessuali stimati, con oltre 9.000 arresti effettuati durante questo periodo.
• Disparità del tasso di arresti: Il tasso di arresti per reati sessuali tra i cittadini stranieri è stato di quasi 165 su 100.000, rispetto ai 48 su 100.000 dei cittadini britannici.
• Arresti per reati generici: I cittadini stranieri sono stati arrestati a un tasso doppio rispetto ai cittadini britannici per tutti i reati, per un totale di 131.000 arresti. Rappresentano il 9% della popolazione ma il 16,1% degli arresti totali.
• Tassi di arresto più elevati per nazionalità: Gli albanesi hanno registrato il tasso di arresti più alto, 210 su 1.000, seguiti da afghani (107), iracheni (93), algerini (73) e somali (65).

Ecco un’immagine che presenta gli arresti per ogni comunità straniera per migliaia di residenti:

Quindi ogni 1000 albanesi residenti nel Regno Unito, 210  sono stati arrestati. Una percentuale non proprio bassa.

L’analisi giunge in mezzo alle denunce di un “insabbiamento istituzionale” sulla pubblicazione dei tassi di criminalità degli immigrati. Nel frattempo, crescono le richieste di un’inchiesta pubblica sugli scandali di adescamento sessuale in cui l’etnia dei sospetti sarebbe stata nascosta.

Alti parlamentari Tory hanno esortato sia il governo conservatore che quello laburista a pubblicare i dati, come avviene in Danimarca e in alcuni Stati degli USA, che consentirebbero di stilare classifiche dei tassi di criminalità degli immigrati delle nazioni.

Un emendamento al Sentencing Bill di Rishi Sunak avrebbe imposto al governo di presentare ogni anno al Parlamento un rapporto che descrivesse in dettaglio la nazionalità, il visto e lo stato di asilo di tutti i criminali condannati nei tribunali inglesi e gallesi nei 12 mesi precedenti, ma il disegno di legge è stato accantonato a causa delle elezioni generali.

Quindi il quadro della criminalità nel Regno Unito è preoccupante e varia pesantemente per etnia, però considerare questo dato viene ritenuto “Razzista”… Quindi il problema non può avere soluzione immediata.