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Analisi e studi

India: gli indici previsionali eccezionalmente positivi, per un paese con la crescita del PIL impressionante

Gli indicatori previsionali indiani sono strarodinariamente buoni, i migliori da 15 anni, per l’India. Un paese che nell’ultimo trimestre 2023 ha visto una crescita fortissima e guidata dalla manifattura

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Buone notizie per l’India, un paese che è cresciuto a un ritmo vertiginoso e che, da quello che appare dagli indicatori previsionali, continuerà a crescere.

Il PMI manifatturiero di HSBC India è salito a 59,2 nel mese di marzo 2024 rispetto al 56,9 del mese precedente, grazie alla robusta domanda, secondo i dati preliminari.

Si è trattato della crescita più rapida dell’attività industriale dal febbraio 2008, in quanto la produzione e i nuovi ordini sono cresciuti maggiormente in quasi tre anni e mezzo. I livelli di acquisto sono aumentati in modo significativo, raggiungendo il valore più alto degli ultimi nove mesi. Questo ha favorito gli sforzi di rifornimento delle aziende, con le scorte di input che hanno registrato la maggiore espansione dal maggio 2023.

L’occupazione è salita a un ritmo moderato. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione dei prezzi degli input ha accelerato fino a un massimo di cinque mesi, mentre l’inflazione dei costi di produzione è scesa a un minimo di 13 mesi. Infine, la fiducia delle imprese è migliorata. Ecco il relativo grafico:

In tutto in un’economia che ha visto uno sviluppo del PIL veramente dirompende durante il 2023.  La crescita dell’economia indiana è stata dell’8,4% su base annua nel 4° trimestre 2023, la crescita più forte dal 2° trimestre 2022, rispetto all’8,1% rivisto al rialzo del 3° trimestre e battendo le previsioni del 6,6%. Ecco il realtivo grafico:

Notiamo che il settore manifatturiero ha continuato a crescere a due cifre (11,6% vs 14,4%) , molto più del settore servizi  (6,7% contro 4,5%) e del settore finanziario e immobiliare (7% contro 6,2%). Quindi la crescita dirompente indiana viene a essere basata su uno sviluppo notevole della manifattura che, di questo passo, nonostante quello che ne dica Morgan Stanley, tende a diventare un hub produttivo globale in grado di competere con la Cina.

La posizione del paese , terzo rispetto al blocco Occidentale e russo-cinese, viene a essere un vantaggio strategico in questo momento, perché permette di cogliere opportunisticamente le migliori condizioni offerte da tutti i mercati.


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