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Incendio distrugge il più grande cloud service d’Europa. Danni incalcolabili e miliardi di dati persi

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Mercoledì, un incendio ha distrutto alcuni server e ne ha temporaneamente arrestati altri su OVHcloud, aanche se sappiamo che, da fonti certe, molti dati sono andati definitivamente persi. L’incendio è stato molto intenso al punto da richiedere circa 100 pompieri con getti d’acqua per spegnere l’incendio.

Il più grande fornitore di servizi cloud in Europa ha detto a clienti tra cui il governo francese, il Centre Pompidou e l’exchange di criptovalute Deribit di attivare i loro piani di ripristino in caso di disastro dopo l’incendio a Strasburgo, nella regione dell’Alto Reno.

Dei quattro data center presenti uno è stato quasi completamente distrutto, mentre un altro è stato danneggiato. Per motivi di sicurezza comunque tutto il data center è stato chiuso.

“Non abbiamo accesso al sito. Questo è il motivo per cui SBG1, SBG3, SBG4 non verranno riavviati oggi “, ha dichiarato su Twitter il fondatore e presidente Octave Klaba, riferendosi alle unità che ospitano i server.

L’azienda ha affermato che manterrà i clienti aggiornati sulle cause e le conseguenze dell’incendio.

Fondata da Klaba nel 1999, OVHcloud compete contro i giganti statunitensi Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud, che dominano il mercato.

OVHcloud è stata vista in Francia come l’alternativa ai grandi gruppi americani, quali Amazon e Microsoft ed è stata portata in palmo di mano dai politici d’oltralpe, ma la sua dimensione non è mai cresciuta ad un livello da poterle permettere di essere un player globale.

La società ha dichiarato lunedì di aver avviato il processo per una potenziale IPO, senza fornire dettagli. L’incendio potrebbe anche influire sulla sua quotazione in borsa. OVH possiede 17 data center in Francia a 32 nel resto del mondo.

Da clienti italiani diretti sappiamo che si parla di una riapertura dal 15, se tutto va bene , mentre non sono state date certezze sulla possibilità del recupero dei dati.

Il Centre Pompidou, uno dei complessi artistici più famosi di Francia, ha dichiarato che il suo sito web non era disponibile. L’exchange di criptovalute Deribit ha detto che il suo blog era inattivo ma che il trading non è stato influenzato, il server di scacchi gratuito Lichess.org ha detto di aver perso 24 ore di cronologia dei giochi e il notiziario eeNews Europe ha detto che i suoi siti web erano offline. In Italia OFCS.report è fra i siti di informazione colpiti.

L’agenzia di pubbliche relazioni Caroline Charles Communication ha affermato che i suoi dati erano conservati in un altro sito ma che aveva perso l’accesso alle e-mail nel bel mezzo della settimana della moda di Parigi.

OVHcloud ha rifiutato di commentare i suoi protocolli di sicurezza antincendio. Il sito non rappresentava un rischio per fumi tossici. Inoltre non pare ci siano stati feriti o vittime.

 

 

 


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