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In Sud Africa… Omicron è tranquillo

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Ormai ognuno commenta a modo suo: il virus raddoppierà, covid-19 è finito,  moriremo tutti , moriranno i vaccinati. La TV ormai semina paura, e confusione. Però vediamo la realtà dei dati, quelli veri

Ad esempio, gli ultimi dati dal Sud Africa, dove gli scienziati hanno inizialmente lanciato l’allarme internazionale sull’omicron, suggeriscono che la variante non sta causando l’impennata nei casi che molti temevano potessero emergere.

I casi di COVID in Guateng, visto come l’epicentro dell’epidemia di COVID in Sudafrica, e il calderone da cui sarebbe emerso  l’omicron, sono scesi a 1.909 il 29 novembre dai 2.308 del giorno prima. Il giorno prima, il numero in Gauteng era solo 2.629, mostrando due giorni consecutivi di cali successivi. Ma questi dati sono stati in gran parte ignorati dalla stampa mainstream che spaccia FUD sulla nuova variante.

Un grafico che mostra la media di 7 giorni in Sud Africa, UE e Stati Uniti nell’ultimo anno mostra che l’omicron non ha causato un’impennata di nuovi casi. In effetti, i numeri di COVID sono relativamente stabili, nonostante il fatto che un numero crescente di nazioni sviluppate, più recentemente il Giappone, abbia imposto restrizioni di viaggio al Sudafrica e ai suoi vicini. Quindi se la variate Omicron è quella diffusa nell’area, è inutile.

 

Il numero di casi confermati di omicron in tutto il mondo è ancora relativamente piccolo (sebbene il numero esatto di casi confermati di omicron a livello globale rimanga poco chiaro). Ma l’UE ha registrato almeno 44 casi confermati della variante di omicron in 11 paesi, compresi i Paesi Bassi, che presumibilmente hanno visto arrivare i primi casi di omicron settimane fa. Le autorità olandesi hanno affermato che la variante era arrivata in Europa già il 19 novembre, prima dell’arrivo di due voli dal Sudafrica che si ritiene abbiano portato il virus.

Se i dati mostrano la necessità di nuovi vaccini COVID per combattere la nuova variante, l’EMA afferma che i nuovi vaccini potrebbero essere sviluppati e approvati entro tre o quattro mesi, ma, fino ad ora, non ci sono casi gravi registrati.

Fonte: Reuters

Ma tralasciando l’impatto su casi, ricoveri e decessi, il grande timore degli economisti in questo momento è che il panico da omicron possa intaccare la fiducia dei consumatori, il che potrebbe a sua volta servire ad indebolire la ripresa, in particolare nel Regno Unito e in Europa dove la situazione è più delicata, anche a causa dei lockdown. Intanto si pensa a imporre obblighi vaccinali, non si sa bene il perché…

 


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