Attualità
In media quattro soldi di ristoro alle partite IVA. La verità di Trilussa
Ieri, quando abbiamo saputo l’entità dei rimborsi che venivano “generosamente erogati” alle partite IVA colpite deal closedown abbiamo capito che si stava scherzando, anzi che si stava scherzando con il fuoco. Il governo ha parlato di 5,4 miliardi di aiuti, ma da un lato questi sono destinati anche ai lavoratori stagionali, dall’altro di sicuro c’è solo il pagamento dei alle Partite Iva ma, allo stato attuale, non superiamo i 2,4 miliardi.
Consideriamo che solo i bar sono in Italia oltre 130 mila ed i ristoranti oltre 330 mila. Fanno 460 mila aziende solo in questo settore. ed alla fine, come del resto sottolinea la verità, sono 5200 euro ad azienda. Il governo ha stanziato altri 1,3 miliardi, ma ha allargato la platea a tutta la filiera agricola, allo sport, a tutti i fornitori e subfornitori etc. Lo stesso Sole 24 Ore nell’edizione di oggi parla di 2934 euro circa per i bar e 5174 per i ristoratori. Un modo molto preciso per indicare la miseria.
Non è però mica finita; infatti non abbiamo considerato due fattori:
- che le aziende con maggiore diritto a rimborsi sono discoteche e sale da ballo (5500) palestre e circoli sportivi-piscine (circa 10 mila) ed altre attività quali teatri, centri diurni etc. il numero di aziende supererà abbondantemente le 500 mila unità;
- in realtà le aziende che potrebbero ricevere qualcosa entro metà novembre, se ci riusciranno, sono solo quelle che han chiesto già il ristoro per il mese di aprile, mai ottenuto e che sono , circa 350 mila del settore bar- ristorazione. Che succederà alle altre 110 mila ? Chi lo sa!
Quindi alla fine il tanto decantato intervento del governo si risolve, letteralmente , in quattro maledetti soldi che dovrebbero compensare mesi di perdite delle aziende. I mancati ricavi di aprile, maggio ottobre e probabilmente novembre, gli scarsissimi incassi del periodo estivo , vengono compensati per un bar con una media di 2900 euro per un ristorante di 5500. Un bel nulla per imprenditori che hanno messo a rischio il proprio benessere personale, le fortune delle proprie famiglie, spesso si sono ricoperti di debiti.
Noi, in un nostro precedente articolo, avevamo ipotizzato di rimborsare con un miliardo in minibot i soli ristoratori della Lombardia, dando anche la spinta ad uno stimolo monetario più profondo. Volendo allargare l’operazione a tutto il paese non basterebbero, ad occhio, 25 -30 miliardi di aiuti. L’alternativa poteva essere, per tempo, spendere di più nel Servizio Sanitario Nazionale, addestrando ed attrezzando i medici di base, preparando veri protocolli, anche sperimentali, di intervento (ad oggi l’AIFA consiglia SOLO il cortisone, dato che perfino il Remdesivir non è disponibile perchè non ce lo siamo recuperato per tempo, cosa aspetta a sviluppare diffusi protocolli sperimentali?). Però tutto questo è stato ignorato per far comprare monopattini elettrici e banchi con le rotelle in Cina. Lascio al lettore trarre le conseguenze di questi atti, ma nessuno deve stupirsi se nel Paese rischia di montare un fermento che può spazzare via governo ed opposizioni.
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