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Immobili: prezzi per regione ed evoluzione futura

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Negli ultimi giorni abbiamo parlato dell’andamento iperbolico dei mercati immobiliari dei Paesi Bassi e del Regno Unito. Due mercati che presentano le tracce di una bolla immobiliare piuttosto matura, che rischia di scoppiare molto presto.

Prima di tutto vediamo i prezzi medi immobiliari al mq per regione italiana, dalla più cara alla meno cara, così come riportati da Statista:

Siamo molto lontani dalle valutazioni dei paesi nordici o francesi. Le case italiane sono molto convenienti, soprattutto al sud. Solo alcune enclave particolari, come Val D’Aosta, Liguria o Trentino hanno prezzi elevati, per la presenza turistica e la scarsa offerta. La Toscana ha prezzi elevati per il fenomeno “Chianti Valley”, cioè la presenza di acquirenti stranieri, in primis inglesi. Però la vicina Umbria ha dei prezzi molto contenuti.

Quali sono le previsioni dei prezzi? Se valutiamo le previsioni di Nomisma per Idealista.it vediamo come quali sono le previsioni nel numero di transazioni, indice della vitalità del mercato.

Quindi dopo il minimo del 2012 (grazie Monti ed IMU, i danni dureranno decenni) abbiamo avuto un nuovo minimo nelle transazioni nel 2020, e Nomisma prevede una certa minima ripresa, ma siamo ben al di sotto dei massimi dei primi anni 2000.

Cosa si prevede per i prezzi?

Il 2021 è visto in ripresa leggera per le abitazioni, ma ancora negativo per uffici e commerciale. un po’ come per il Recovery plan tutte le speranze vanno sul 2022 e 2023, ma molto dipenderà, secondo noi, sull’andamento economico generale. Senza aumento dei redditi non potrà esserci aumento dei prezzi degli immobili, e questa è la grande scommessa.  comunque siamo ben lontani dagli aumenti dei prezzi degli altri paesi europei.

 


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