Analisi e studi
Immatricolazioni Auto: nelle US siamo al terzo mese di calo dei dati
Anche a marzo le immatricolazioni auto nell’area euro sono infferiori a quelle del 2024, anche se aumentano quelle dell’elettrico grazie agli incentivi in Germania

Per ora non c’è risveglio nel settore auto europeo. Le immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea sono diminuite dello 0,2% su base annua a 1,03 milioni di unità nel marzo 2025, dopo un calo del 3,4% a febbraio.
Si tratta del terzo mese consecutivo di calo, in un contesto economico globale che rimane particolarmente difficile e imprevedibile per le case automobilistiche.
I Paesi Bassi hanno guidato il calo con una flessione del 14,8%, seguiti da Francia (-14,5%), Belgio (-10,2%) e Germania (-3,9%).
Nel segmento dei veicoli elettrici a batteria (BEV), le immatricolazioni sono aumentate del 17,1%, sostenute da un aumento significativo in Germania (35,5%).
Nel primo trimestre del 2025, le immatricolazioni complessive di autovetture sono diminuite dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tuttavia, le vendite di auto elettriche a batteria nuove sono cresciute del 23,9%, raggiungendo 412.997 unità e conquistando il 15,2% della quota di mercato totale dell’UE.
Tre dei quattro mercati più grandi dell’UE – Germania (38,9%), Belgio (29,9%) e Paesi Bassi (7,9%), che insieme rappresentano il 63% di tutte le immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria – hanno registrato forti aumenti. La Francia, invece, ha registrato un calo del 6,6%.
Ecco un grafico a tre anni:
Nonostante incentivi e cambiamenti di politica, almento per ora, non c’è una vera ripresa del mercato euromobilistico europeo. Evidentemente non c’è ancora quel mix di condizioni che permette una vera ripresa, cioè:
- un’offerta di auto a prezzi convenienti e qualità che vanno incontro ai gusti dei cittadini;
- una capacità d’acquisto tale da potersi permettere di acquistare auto spesso non convenienti.
L’incremento delle auto elettriche è legato al rinnovo degli incentivi all’acquisto in Germania, un fattore che ha sempre una forte influenza sull’acquirente tedesco, noto per la sua grande sensibilità al prezzo. In generale comunque non si vede ancora una vera ripresa dei consumi, e senza un aumento delle capacità di acquisto dei cittadini ci vorrà un po’.
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