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IL TOTALITARISMO DELLA STUPIDITA’. Ovvero il governo del peggiore

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Si dice che si possa accettare un governo dittatoriale e totalitario quando questo porti efficienza. Cosa dovremmo fare quando invece abbiamo il totalitarismo liberticida della stupidità? L’immagine che leggete, un titolo da il giornale, è solo uno dei tanti esempi: una mamma rivede il proprio  figlio, alla presenza dei servizi sociali, dopo quattro mesi, lo abbraccia e viene multata per “Mancato distanziamento sociale”. Non me la prendo con le assistenti sociali: me la prendo con chi ha dato loro delle indicazioni inumane, fondamentalmente stupide: seriamente ci si può aspettare che una mamma ed il suo bambino non si abbraccino dopo una separazione di quattro mesi? Neanche nell’Unione Sovietica di Stalin si sarebbero date delle indicazioni del genere, e zio Giuseppe era una persona che non ci andava per il sottile.

Se pensate che questo sia un caso isolato vi invito a ricredervi: negli ultimi giorni ci sono giunte segnalazioni da parte di piccole aziende, soprattutto del Nord Italia, “Visitate” da funzionari pubblici per contestazioni banali e francamente inutili , alle normative per la riapertura. Cose del genere “Ti multo perchè il flacone del disinfettante doveva essere su questa scansia invece che su quest’altra” “Il cartello con le disposizioni COVID è esposto , ma non firmato”, “Il separè di plexiglas (con una s sola…) deve essere spostato di 4 centimetri”, ed altre amenità del genere. Chi dà indicazioni agli ispettori ASL di comportarsi in questo modo demenziale? Pensiamo veramente di risanare l’Italia a colpi di sanzioni di 400 euro fatte ad aziende che, probabilmente, fra tre mesi saranno chiuse definitivamente? La zona in cui ci segnalano queste sanzioni è soprattutto il mantovano, noto territorio di coltivazione delle zucche, non sempre piene.

Non bisogna però prendersela con i singoli ispettori che, evidentemente, obbediscono agli ordini, magari mettendoci un po’ di inutile rigidità. Ce la prendiamo con:

  • chi ha scritto delle norme demenziali all’interno di una stanzetta chiusa in un ministero, senza pensare alla mamma che abbraccia il bambino, o allo scaffale del disinfettante;
  • a chi gli ha permesso di dettare legge senza far passare il tutto almeno per il banale, ma spesso efficace, controllo del parlamento.

I DPCM saranno uno strumento di distruzione economica e sociale non meno dirompente del COVI-19. Però, in questo caso, il responsabile  è noto, e risiede a Palazzo Chigi.

Già vivevamo in un assurdo intrigo


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