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Il Tempo ha intervistato Alexander Avdeev, ambasciatore russo presso la Santa Sede. A tutto campo.

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Il Tempo ha intervistato Alexander Avdeev, ambasciatore russo presso la Santa Sede. A tutto campo.

Ambasciatore, cominciamo con due parole: Papa Francesco?

Papa Francesco è molto stimato in Russia. E siccome lui è anche il Capo  dello Stato devo dire che sta facendo molto per migliorare il mondo e renderlo più pacifico. Come Capo della Chiesa cattolica poi  ha fatto tanto per sviluppare il dialogo con la Chiesa chiesa ortodossa. E c’è unaltra  particolarità.

Quale?

È un Papa che sostiene i poveri ed i senza tetto. Ed ha il sostegno dei poveri.

Avete mai parlato con il Papa delle sanzioni alla Russia?

Voglio ricordarle che la Santa Sede si è espressa con coraggio contro tutte le sanzioni che siano state varate senza lavallo del Consiglio di Sicurezza dellOnu. Vede le relazioni tra Russia e Vaticano si sviluppano molto bene e si completano  della stima reciproca tra Putin e Papa Francesco. In queste settimane si sta tenendo un evento in Vaticano.

Che evento?  

Ai Musei Vaticani, nel braccio berninano di Carlo Magno, in piazza San Pietro, è in corso la mostra Pilgrimage of Russian Art. From Dionysius to Malevichche vede insieme due importantissime istituzioni culturali: i Musei Vaticani e la Galleria Nazionale Tretyakov di Mosca. Un evento significativo dei rapporti e delle nostre relazioni culturali. Mostra che Papa Francesco ha visitato ed apprezzato.

Passando dalla cultura alla politica trovate la stessa sintonia?

C’è un rapporto diplomatico intenso, un dialogo sui temi principali di politica internazionale, con posizioni o vicine o uguali sui grandi temi,  dal nostro approccio comune per la Siria, al dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa che si sta sviluppando bene e attivamente. Tra un mese e mezzo in febbraio sarà celebrato lAnniversario dello storico incontro tra Kyrill e Francesco a Cuba. Son passati tre anni da quellincontro ed ha dimostrato che  i Capi delle delle due Chiese sono in sintonia sui problemi del mondo.

Tra le questioni internazionali più incandescenti c’è il rapporto Russia – Ucraina. Che cosa può fermare il conflitto?

LItalia ha un esempio che arriva dalla sua esperienza storica. Negli anni Cinquanta esisteva in Italia, dopo la Guerra la questione dellAlto Adige, una situazione simile a quella dellUcraina del sud-est. Ed i politici italiani di allora hanno risolto questo problema con intelligenza. Avete fatto ciò che prevedono oggi gli accordi di Minsk sullUcraina. Il problema del Donbass si può risolvere pensando a questa esperienza ed alle persone della minoranza russa in quella zona.

Visto che ha citato lItalia, parliamone un po. Per criticare Salvini spesso nel nostro Paese dicono che è pro a Putin. Cosa pensa di questo?

Prima di tutto voglio ricordarle  che sono lambasciatore presso la Santa Sede ma quando si parla del mio Presidente devo sottolineare che trovo su di lui un prestigio riconosciuto dalla maggioranza degli italiani. In ogni angolo del vostro Paese. Ovviamente tanti italiani hanno simpatia e apprezzamento altri magari lo criticano.

Come valuta il Governo grillo-leghista?

Per noi è il governo eletto con il voto e quindi da stimare. Vede lItalia non ha gli armamenti nucleari ma ha altro materiale strategico, lintelligenza, arte e bellezza, la qualità del cibo, lingegneria, la moda. Non sono armi militari ma sono talenti per la buona vita. LEni è stata la prima a progettare la tecnologia per i gasdotti sul fondo del mare, con cui oggi viaggia il gas verso lEuropa che scalda le persone. Una tecnologia per la sicurezza,  la pace e per un mondo giusto.

Voi sperate che il Governo Conte riesca a far passare lannullamento delle sanzioni alla Russia?

Vede, Mosca vive con il calendario della moda di Milano e con le sanzioni contro la Russia circa 1200 aziende italiane hanno chiuso. Ogni giorno a Rimini arrivavano dai 20 ai 26 voli dalla Russia, oggi 1 o 2. LItalia è una delle primi vittime delle sanzioni economiche alla Russia. Perciò capisco  lappello e limpegno dei politici italiani per annullare le sanzioni che hanno fatto danni alla vostra economia.  Il popolo e gli imprenditori stessi non le vogliono, e anche in Germania c’è lo stesso sentimento.

Putin nel 2019 verrà in Italia?

Linvito italiano è già stato fatto. Ed è studiato con grande attenzione dal nostro Presidente. Putin apprezza e stima molto il dialogo con la dirigenza italiana e lo stesso posso dirle del dialogo con Papa Francesco.

Nel 2019 si terranno anche le Elezioni europee. LEuropa è in fermento, in Francia – lei è stato per anni ambasciatore a Parigi – Macron deve vedersela coi gilet gialli: la Russia con chi sta?

Devo confessarle che amo molto la Francia. Ha una particolarità: è molto spesso imprevedibile dal punto di vista politico ma purtroppo la crisi francese è il riflesso della profonda crisi della Unione europea. La Ue è in crisi di sistema, economica, e sappiamo molto bene che il tema immigrazione la divide. E naturalmente voi italiani, voi europei, avete molte domande da fare a questa America di Trump. Visto che si tratta della Francia, per tornare allinizio, mi auguro che superi tutte le  difficoltà ed esca da questa crisi.

A proposito di crisi, come vanno i rapporti tra Putin e Trump?

Lallarme nucleare lanciato da Putin sulla crisi della deterrenzapone una questione importante, il mondo sta diventando più insicuro. E su questo devo dire con rammarico che la parte americana ha rifiutato una serie di accordi internazionali sugli armamenti, accordi su cui si basano  la sicurezza e la fiducia reciproche. Adesso, ad esempio, gli americani intendono uscire da trattato InF (ndr, il trattato che el 1987 mise fine alla crisi degli euromissili in Europa). Putin ha incontrato Trump ad Helsinki e gli ha proposto trattative su vasta scala legate al tema della sicurezza nucleare, son passati sei mesi. Niente. Bolton, il  consigliere per la sicurezza nazionale americano è venuto a Mosca, è stato ricevuto da Putin, che ha proposto di nuovo di trattare.  Successivamente il capo del consiglio di sicurezza russo è andato in Usa, e ancora niente. Pochi giorni fa il ministro della difesa russo ha scritto al ministro della difesa Usa, sui trattati missilistici, e non abbiamo ricevuto risposta. Vuol dire che da parte americana non c’è la volontà politica di fare queste trattative. Voglio chiedere a loro: americani  il trattato sta scadendo, che volete fare? Vede, c’è il serio pericolo che gli americani ridispieghino di nuovo i missili in Europa. Papa Francesco, tempo fa, ha proposto una  iniziativa di incontri tra esperti russi e Usa in Vaticano per la parte nucleare, noi abbiamo accettato. Ma lincontro non ci sarà perché non è arrivata una reazione positiva da parte americana.

Ma il ritiro delle truppe americane dalla Siria è un segnale distensivo. O lei crede di no?

Il ritiro dalla Siria è un fatto importante ma non decide il futuro degli  armamenti. Vede è una situazione è molto strana questa. Se agli Usa non piace qualcosa di questi trattati, beh è necessario sedersi ad un tavolo e dialogare insieme, per cambiarli.  

Eppure a pelle sembra che ci sia simpatia tra Trump e Putin.

Si tratta non solo delle simpatie reciproche, anche nei tempi più difficili della guerra fredda i leader americani e sovietici si incontravano regolarmente e cercavano accordi per risolvere i  problemi. Oggi vediamo che non vogliono neppure dialogare.

Quali possono essere secondo lei gli ostacoli? E chi li crea?

Chi crei i problemi, non so dirle. Magari dovrebbe cercare di capirlo lItalia, voi siete alleati con gli Stati Uniti.

A quando un bilaterale con incontro tra Putin e Trump dopo i due saltati?

Da parte nostra c’è sempre la buona volontà e di questo hanno parlato sia Putin che il nostro ministro degli Esteri Lavrov.

Ambasciatore, unultima domanda: nel 2019 secondo lei Papa Francesco verrà in Russia?

È una questione che riguarda le due Chiese, è un tema interreligioso e non politico. E le due Chiese stanno facendo il loro percorso.

Massimiliano Lenzi, Il Tempo, 29.12.2018


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