Difesa
Il taglio dei cavi nel Baltico? Solo incidenti e non sabotaggi, secondo l’intelligence occidentale
I servizi d’intelligence USA e di sei stati europei ritengono che i danni ai cavi energetici nel Baltico siano dovuti non a sabotaggio, ma a imperizia degli equipaggi delle navi
Le rotture di cavi sottomarini che hanno scosso i funzionari di sicurezza europei negli ultimi mesi sono probabilmente il risultato di incidenti marittimi piuttosto che di sabotaggi russi, secondo diversi funzionari dell’intelligence statunitense ed europea. La notizia viene riportata dal Washington Post.
Questo parere riflette un consenso emergente tra i servizi di sicurezza statunitensi ed europei, secondo quanto riferito da alti funzionari di tre Paesi coinvolti nelle indagini in corso su una serie di incidenti in cui sono state interrotte linee energetiche e di comunicazione critiche nei fondali marini.
I casi hanno sollevato il sospetto che la Russia stia prendendo di mira le infrastrutture sottomarine come parte di una più ampia campagna di attacchi ibridi in tutta Europa e hanno spinto a rafforzare le misure di sicurezza, tra cui l’annuncio, la scorsa settimana, che la NATO avrebbe avviato nuove operazioni di pattugliamento e sorveglianza nel Mar Baltico.
Finora, però, le indagini che hanno coinvolto gli Stati Uniti e una mezza dozzina di servizi di sicurezza europei non hanno portato a nessuna indicazione che le navi commerciali sospettate di aver trascinato le ancore sui sistemi di fondali marini lo abbiano fatto intenzionalmente o su indicazione di Mosca.
Al contrario, i funzionari statunitensi ed europei hanno affermato che le prove raccolte finora – comprese le comunicazioni intercettate e altre informazioni classificate – indicano incidenti causati da equipaggi inesperti a bordo di navi in cattivo stato di manutenzione.
I funzionari statunitensi hanno citato le “chiare spiegazioni” emerse in ciascun caso, che indicano la probabilità che il danno sia stato accidentale, e la mancanza di prove che suggeriscano la colpevolezza russa. Funzionari di due servizi segreti europei hanno dichiarato di concordare con le valutazioni statunitensi.
Nonostante i sospetti iniziali sul coinvolgimento della Russia, un funzionario europeo ha affermato che ci sono “controprove” che suggeriscono il contrario. I funzionari statunitensi ed europei hanno rifiutato di approfondire e hanno parlato a condizione di anonimato, citando la sensibilità delle indagini in corso.
Se da un lato questa notizia è molto positiva dal punto di vista delle relazioni internazionali, fa sorgere ualche dubbio sulla capacità e la preparazione di molti equipaggi di grandi navi che solcano i nostri mari.
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