Attualità
Il T-14 Armata lascia il fronte ucraino e torna in fabbrica per miglioramenti
L’agenzia di stampa russa TASS ha riferito che il più recente carro armato da battaglia russo, il T-14 Armata, sarà ritirato dal combattimento in Ucraina prima delle modifiche basate sui risultati del suo utilizzo come parte della cosiddetta operazione militare speciale.
“Il carro armato Armata è stato utilizzato più volte nella zona di combattimento in Ucraina. Sulla base dei risultati del suo utilizzo in un’operazione speciale, il veicolo verrà ora modificato”, ha detto l’interlocutore dell’agenzia, senza specificare cosa esattamente si prevede di cambiare.
Secondo quanto riferito dalla TASS, il gruppo russo “Sud” ha utilizzato nella sua direzione diverse unità degli ultimi carri armati russi. Lo scopo dell’utilizzo dell’Armata era quello di testare e osservare come il veicolo si sarebbe comportato in condizioni di combattimento reali. Successivamente i carri armati furono ritirati dalla prima linea.
De resto se l’impiego era veramente di prova sono bastati pochi mesi per comprendere i punti di forza e le criticità del mezzo, e quindi mettere in atto quelle modifiche alla progettazione e alla produzione utili per renderlo più efficiente.
Anche le intelligence occidentali ritenevano che l’impiego dei mezzi sul fronte fosse destinato più a una sua valutazione operativa in condizioni di combattimento che ad un vero sfruttamento tattico. Il mezzo, il cui sviluppo è durato 11 anni e che ora è in produzione in piccoli numeri, è ancora troppo giovane per un uso di massa in prima linea, senza contare il richio che un prototipo possa cadere nelle mani dei nemici, rivelando le innovazioni tecnologiche russe.
Quindi sul campo il carro più avanzato dei russi viene a tornare il T 90.
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