Conti pubblici
IL SIGNORAGGIO DELLO STATO ITALIANO NEGLI ANNI 70 E 80 E LA SUCCESSIVA DISTRUZIONE DI BASE MONETARIA IMPOSTA DALLA GERMANIA
Qualche giorno fa, un amico mi ha chiesto cosa intendessi per la distruzione della base monetaria operata dalla Banca d’Italia a partire dal 1984 dietro richiesta della Germania.
Così eccoci qua a riformulare un pezzo che scrissi pubblicando delle slide.
Il punto, volendo essere concisi, è il seguente:
Ad ogni aumento di base monetaria nominale, si provvede a fornire al governo nuova linfa vitale, nuove risorse reali. Grazie ad esse il deficit dell’anno in corso più gli interessi sullo stock di debito possono essere pagate ricorrendo ad una minor percentuale di nuovo debito pubblico.
Solo che così facendo, il livello di tassazione in una nazione può esser inferiore a quello che serve per fare pareggio di bilancio. E fu per questo che l’egemone Germania costrinse l’Italia di ridurre la base di moneta sino ad allora creata (il cui massimo fu raggiunto nel 1981 e nel 1986 era all’incirca intorno al 25% del PIL).
All’Italia venne chiesto di ridurre la base monetaria, che invece in precedenza aumentava anno dopo anno. Notate la contrazione dal più 4,5% al -0,1% nel 1989-1991.
Di pari passo alla riduzione della base monetaria venne chiesto al nostro paese di alzare le tasse per perseguire il pareggio di bilancio che prima veniva compensato con il signoraggio bancario:
Ci venne chiesto di perfezionare il nostro sistema fiscale!
Ed ecco che dall’originale 30% circa di tassazione in Italia (contro il 37 in Germania) siamo oggi arrivati ad un presunto 42% che in realtà (per coloro che non riescono a fare un centesimo di nero) diventa circa il 70%!
Come notate dalla relazione sopra riportata, già il periodo 1984-1987 vide un pericoloso innalzamento fiscale in Italia dal 31,2% al 35,3%, molto vicino al valore tedesco del 37,6%!
Ecco questa è la storia della nostra disinflazione operata dal 1981 in poi, per mezzo della riduzione della base monetaria e dell’innalzamento del carico fiscale.
Quello che siamo oggi, è frutto di una scelta di Beniamino Andreatta
a cui tentarono inutilmente di opporsi sia Craxi sia Andreotti e Forlani, ma inutilmente, il PCI
appoggiato dalla Bancocrazia di allora (che mise tutti i figli della nomenclatura in importanti posti in banca) riuscì a confezionare MANI PULITE e ad avere la strada spianata verso l’attuale potere. Unico inatteso baluardo contro l’Eurofollia imperante fu l’avvento del Patonza.
Tutto il resto è storia nota.
Ad maiora!
Maurizio Gustinicchi
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