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IL RICATTO DELLA COMMISSIONE ALLA CASSA POPOLARE DI BARI. Il livello più basso della Commissione

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Popolare  di Bari, vittima di una crescita eccessivamente rapida, di una fragilità degli attivi e di una crisi economica permanente che non sembra trovare una fine, soprattutto al Sud, si trova nella necessità di essere ricapitalizzata per 800-900 milioni di euro. Una cifra non enorme, ma neanche facile da trovare nella complessa struttura del sistema creditizio italiano.

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, insieme ad Invitalia, avevano costruito uno schema di intervento pubblico privato per il salvataggio della banca, cercando di limitare i danni agli azionisti furiosi perchè non riescono a vendere le proprie azioni sul mercato HI MTF. Un’operazione complessa, ma che può essere eseguita salvando la banca per operazioni future, il tutto nel complesso sistema delle banche popolari italiane.

Però come sottolinea Startmarg, ci sono dei grossi problemi, ma non legati alla ricerca deicapitali, ma all’unione europea, o meglio alla commissione:

“Secondo le indiscrezioni di Start sulla base di fonti sindacali e manageriali, nei pour parler tra i tecnici della Commissione europea, gli esponenti del Tesoro e rappresentanti della Popolare di Bari guidata da Vincenzo De Bustis (ex Banca 121 ed ex Mps) si è aggiunto a una posizione di stallo del genere: per poter avere il via libera anche informale di Bruxelles al concerto sistemico pubblico-privato (con l’intervento di Mcc-Invitalia, e dunque indirettamente anche del Tesoro, e del Fondo interbancario di tutela dei depositi) è opportuno che non ci siano rapporti conflittuali.

Conclusione: è bene far cadere ogni genere di richiesta-ricorso-risarcimento della Popolare di Bari per la vicenda Tercas contro la Commissione Ue”. 

A che cosa ci si riferisce?

A marzo, la Corte di Giustizia Ue in sostanza ha dato ragione all’istituto pugliese dopo la sentenza dell’Antitrust europeo. Popolare Bari, proprio sulla base della decisione della Corte Ue, ha dichiarato a fine maggio di non escludere “eventuali richieste di risarcimento”.

Quindi la Corte di Giustizia europea ha condannoto la Commissione per aver impedito il salvataggio di Tercas da parte di Popolare di Bari e del Fondo Interbancario, quello precedente che era sempre privato, ma organizzato sulla base di una legge dello stato. LA Commissione affermò, sbagliando, che l’intervento del fondo era un aiuto di stato,anche se il denaro proveniva esclusivamente dal settore  bancario. Questa decisione della commissaria  Vestagen, che poi portò ai successivi disastri d Popolare Etruria, Banca Marche e delle Popolari Venete, è stata ritenuta illegittima dalla Corte di Giustizia Europea, aprendo le porte alla richiesta di rimborso: Ora la Commissione fa capire che, se si vuole il via libera sull’operazione di salvataggio di Popolare di Bari, questa deve rinunciare alla richiesta di risarcimento verso la commissione.

Un autentico ricatto, una situazione che fa a pugni con il diritto, una pure imposizione del potere senza controlli. IN Italia si griderebbe allo scandalo, ma siamo in Europa, e tutto va bene… O dobbiamo fingere che vada così

 


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