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Il rendimento dei titoli USA cresce nonostante l’accordo sul tetto del debito, ma lo spread non preoccupa

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Il rendimento sui titoli di stato USA sta crescendo, anche in confronto ai titoli di stato tedeschi, e questo nonostante l’accordo raggiunto per il rinvio di 45 giorno del tetto sul debito.

Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito al 4,61% all’inizio del mese di ottobre, mantenendosi vicino ai massimi degli ultimi sedici anni, mentre gli operatori si concentrano nuovamente sui prossimi passi della Fed e attendono nuovi dati. Nel frattempo, i legislatori statunitensi sono riusciti a evitare la chiusura del governo.

Un disegno di legge che garantisce finanziamenti fino al 17 novembre ha ricevuto sostegno ed è stato prontamente convertito in legge dal presidente Biden pochi minuti prima della scadenza, fornendo un certo sollievo agli investitori. Allo stesso tempo, la prospettiva di tassi di interesse elevati e sostenuti persiste, con gli operatori in attesa di una serie di discorsi da parte di diversi funzionari della Fed questa settimana, incluso il presidente della Fed Powell per ulteriori indizi sui prossimi passi della banca centrale.

Sul fronte dei dati, anche il rapporto sulle buste paga previsto per venerdì sarà oggetto di grande attenzione. Nel frattempo, anche i rendimenti delle obbligazioni a breve termine sono aumentati, con quello a 2 anni che si avvicina al 5,1% e quello a cinque anni che supera il 4,6%. Si tratta di cifre che rischiano di mettere in pericolo il bilancio di molte società.

Ecco l’andamento dei tassi sui titoli USA

Facciamo un ragionamento che piace moltissimo ai nostri giornalisti. Come starà andando lo spread, la differenza di rendimento con i “sacri” titoli di stato tedeschi ? Ecco come sta andando il Bund 10 anni.

La situazione è la seguente: lo “Spread” sta grescendo e ha raggiunto 179. Tra l’alatro, se la misurazione fosse qualcosa di serio, bisognerebbe notare che questo sta avvenendo in una situazione in cui il Dollaro si sta rivalutando nei confronti delll’Euro, per cui la crescita di questo “Spread” dovrebbe essere perfino maggiore senza il cambiamento nel cambio.

Stiamo riavviandoci verso la parità fra dollaro ed euro, a causa dell’evidente debolezza dell’economia europea e della perdita di peso dell’Euro nell’economia mondiale.

Perchè parliamo di “Spread” fra virgolette? perchè lo “Spread” Tbond-Bund non indica niente, se non la pazienza di Washington nei confronti di Berlino: basterebbe una maggiore durezza degli USA verso l’export tedesco, un nuovo caso dieselgate, per mandare l’economai tedesca a ramengo, soprattutto perché ora si è disaccoppiata dalla Russia. Basterebbe l’interruzione casuale, anche parziale, della fornitura di gas naturale liquefatto, per far esplodere l’inflazione a Berlino e affondare l’Euro come il Titanic. La “Forza” dei titoli tedeschi è solo apparente e in funzione ssemplicemente della tolleranza degli altri giocatori in campo.

 

 

 

 

 

 


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