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Il Regno Unito entra nel TPP, area di libero scambio da 10 mila miliardi di euro. Alla faccia della UE

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Secondo quanto riportato da Express il ministro al commercio estero britannico, Liz Truss , ha espresso la volontà di far entrare il regno unito nel grande blocco di  libero commercio denominato TPP, Trans Pacific Partnership e recentemente evoluto in CPTPP, Comprehensive and Progressive Agreement for Trans Pacific Partnership.  Si tratta di un blocco che comprende paesi dell’aerea del Pacifico, dall’Australia, al Canada, al Vietnam, a Singapore, al Messico, alla Nuova Zelanda e che presto dovrebbe allargarsi ad altri paesi, ed il cui interscambio è pari a 10 mila miliardi di euro.

L’entrata nel CPTPP è stata possibile solo dopo l’uscita del regno unito dall’Unione Europea,  che impedisce ai singoli stati di concludere accordi commerciali esterni, essendo questa materia esclusiva di Bruxelles. Si tratta di un potere recuperato post Brexit quindi e che permette al regno unito di ricongiungersi con un’area commerciane nella quale ci sono paesi, come Nuova Zelanda, Australia e Canada, con cui i legami storici sono molto porti.

Il ministro Truss ha affermato: “”La richiesta di unirsi a vecchi amici come Australia, Canada e Nuova Zelanda, nonché mercati entusiasmanti e in rapida crescita come il Vietnam è una dimostrazione del nostro impegno a rendere la Gran Bretagna un entusiasta sostenitore del libero scambio globale”.

Il Regno Unito sta rivelando una capacità di reazione post Brexit inattesa. La crisi vaccinale è stata affrontata con molta maggiore capacità rispetto a quanto accaduto nell’Unione e la maggiore flessibilità tattica pone il paese in una situazione ottimale per approfittare della ripresa che, comunque, ci sarà al termine dell pandemia. L’Unione , al contrario del CPTPP; che è un sistema di libero scambio con garanzie per il copyright e gli standard dei prodotti, è diventato solo un ostro imperiale, politico e burocratico.

 

 


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