Il Regno Unito dispiegherà mezzi navali in Guyana per rafforzarlo nella contesa con Maduro

Il dispiegamento segue le mosse del presidente socialista rivoluzionario del Venezuela per rivendicare la vasta regione dell’Essequibo, ricca di minerali, che confina con il suo paese ma fa parte della Guyana da più di un secolo e che ne costituisce quasi i 2/3 del territorio.

La decisione della Gran Bretagna di inviare la HMS Trent alla fine del mese è una significativa dimostrazione di sostegno al governo della capitale della Guyana, Georgetown.

La Trent è una nave da pattugliamento con armamento legggero non missilistico e che a bordo può portare UAV leggeri o un elicottero. La nave pattuglia normalmente agisce nell’area di Gibilterra, ma recentemente ha effettuato missioni di pattugliamento anche nel Golfo di Guinea, volendo fare un parallelo è l’equivalente moderno di una cannoniera dell’ottoccento: una nova dal costo limitato, dalle capacità non enormi e il cui scopo è più politico che militare. L’equipaggio è di 65 marinai e marines.

La Guayana ha una popolazione di 800 mila abitanti e forze  armate di poche migliaia di unità, non dispone di una vera aviazione e di una marina, ma solo di qualche mezzo leggero.  Non potrebbe mai difendersi militarmente dal Venezuela.

La Guyana era una colonia britannica sino al 1966 e la contesa dell’Essequibo è nata quando era sotto governo di Londra. Il  paese è attualmente una repubblica membro del Commonwealth e ha sempre avuto posizioni filo-occidentali, nonostante la grande minoranza indiana in passato fosse stata filo marxista.

David Cameron, segretario agli Esteri, ha dichiarato che il Regno Unito “continuerà a lavorare con i partner della regione per garantire l’integrità territoriale della Guyana e prevenire un’escalation”. David Rutley, ministro degli Esteri del Regno Unito, ha visitato la Guyana la scorsa settimana per incontrare il presidente Irfaan Ali e sottolineare il “sostegno inequivocabile” del governo britannico all’integrità territoriale della Guyana dopo la rivendicazione venezuelana.

Yván Gil, ministro degli Esteri venezuelano, ha risposto con rabbia sulla piattaforma di social media X a questa visita, dicendo: “L’ex impero invasore e schiavista, che ha occupato illegalmente il territorio di [Essequibo] e ha agito in modo abile e subdolo contro gli interessi del Venezuela, insiste nell’intervenire in una controversia territoriale da loro stessi generata”.

Questa controversia sarà risolta direttamente tra le parti…”. Fermeremo il nuovo ostruzionismo che cerca di destabilizzare la regione”.

Attualmente sono in corso trattative dirette fa Venezuela e Guyana e entrambe le parti si sono impegnate a non utilizzare la violenza.