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Il Regno Unito aumenta del 66% il prezzo offerto per l’energia eolica. Tanto pagheranno i consumatori

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Pale eoliche offshore

 

Il governo del Regno Unito aumenterà la sua offerta economica per l’elettricità prodotta da parchi eolici del 66% alla prossima asta di energia rinnovabile. Ovviamente qualcuno dovrà pagare questi prezzi.

La mossa arriva mentre gli sviluppatori dell’energia  eolica si lamentano dei costi più alti, dei tassi di interesse più alti e dei prezzi bassi che il governo è disposto a offrire per la loro elettricità, tutti fatti che rischiavano di vedere vuote le aste per la costruzione di nuovi pianti
“Riconosciamo che ci sono state sfide globali in questo settore e la nostra nuova asta annuale ci consente di rifletterlo”, ha affermato il segretario alla sicurezza energetica Claire Coutinho, citato da Reuters.

“Questa è una parte vitale del nostro piano per avere abbastanza energia pulita prodotta internamente, riducendo le bollette per le famiglie e rafforzando la nostra indipendenza energetica”, ha aggiunto Coutinho.

Il governo britannico ha dichiarato che offrirà agli sviluppatori eolici un prezzo di esercizio di 73 sterline per MWh alla prossima asta, rispetto alle attuali 44 sterline per MWh.  Si tratta di un prezzo di 83 euro per MW contro i 50 Euro a Mw precedenti, e il salto è anche notevole a livello di confronto internazionale: proprio ieri la Francia ha fissato un prezzo generale di cessione dell’elettricità da energia nucleare  a 70 euro MW/h. In questo modo l’energia elettrica prodotta dalle centrali eoliche rischia di non essere più competitiva perfino prima che siano erette le nuove torri rispetto all’energia nucleare francese. 

Il Regno Unito ha fatto molto affidamento sull’energia eolica, e in particolare sull’energia eolica offshore, per la transizione verso l’energia eolica zero. Secondo Reuters, è cresciuto fino a diventare il secondo mercato eolico offshore più grande al mondo dopo la Cina, e ci sono piani per aumentare la sua capacità eolica offshore totale a 50 GW entro il 2030. La capacità attuale è di circa 15 GW, il che rende questa crescita molto ambiziosa, non nel senso positivo del termine.

Ciò che rende difficile la situazione è l’inflazione dei costi che ha colpito il settore dell’energia eolica lo scorso anno. I costi delle materie prime sono in aumento, e con gli oneri finanziari anch’essi più alti mentre le banche centrali cercano di tenere sotto controllo l’inflazione, molti progetti sono semplicemente diventati impraticabili ai prezzi che il governo era disposto a offrire nei suoi contratti per differenza, il meccanismo che il Regno Unito utilizza per assicurarsi la fornitura di energia elettrica a lungo termine si occupa di sviluppatori eolici e solari.
Questi sviluppi hanno gettato un’ombra sulla questione del continuo calo dei costi dell’energia eolica e solare, ma ciò non ha scoraggiato i governi dal fornire sostegno finanziario a queste industrie.

Nonostante questo società come la danese Orsted, che avevano investito nell’euolico in Nord America e in Europa, si sono trovate in grande difficoltà.

 


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  1. Pingback: Il settore eolico europeo vuole prezzi energetici più alti. Pagheranno i consumatori

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